L’Aquila, PD su occupazioni ed espropri


L’Aquila – Il capogruppo Pd Maurizio Capri e il consigliere comunale Pd Stefano Palumbo (nelle foto) scrivono: “Tra le tante questioni poste all’attenzione del Ministro Barca, in occasione del Consiglio Comunale straordinario, come gruppo del Partito Democratico abbiamo ritenuto opportuno tornare sul problema legato alle occupazioni d’urgenza ed alle espropriazioni finalizzate al superamento dell’emergenza per la realizzazione dei progetti CASE, dei MAP, dei MUSP e per l’ampliamento aereoportuale.
Già in occasione dell’approvazione in Consiglio Comunale della delibera di acquisizione al patrimonio civico del compendio immobiliare del progetto CASE, avevamo evidenziato tutte le criticità cui la macchina comunale andava incontro, in seguito al passaggio di competenze stabilito dalla cosiddetta “Legge Barca”.
Per capire la dimensione del problema è bene ricordare ancora una volta come, i costi sostenuti ogni mese per il pagamento dell’indennità di occupazione dei terreni ammontano a circa 700.000 euro (ovvero 23.000 euro al giorno) e come la legge imponga all’amministrazione pubblica un termine perentorio di 5 anni per emanare i decreti di esproprio delle aree immesse in possesso, decorso il quale gli aventi diritto sono legittimati ad agire per il risarcimento del danno e ad oggi, non serve ricordarlo, sono già trascorsi più di 3 anni. A fronte di questo scenario, ritenevamo che l’unica soluzione possibile fosse quella di garantire la continuità operativa e gestionale delle complesse procedure sopra elencate, attraverso la riconferma del personale precario proveniente dalla Struttura di Missione Espropri per portare a termine tali attività, evitando così inevitabili ritardi e ingiustificati aggravi di spesa per l’erario.
Avevamo pertanto invitato il Sindaco a prendere ogni iniziativa nei confronti del Governo utile alla risoluzione di un problema delicato sia per la complessità delle procedure in essere, sia per l’importanza da un punto di vista socio economico di rimettere in circolo 200 milioni di euro sul martoriato tessuto economico del cratere.
Ieri, dalle parole dell’Ing. Aldo Mancurti, abbiamo appreso piacevolmente come il nostro appello sia stato oggetto di attenzione da parte del Governo; la soluzione, secondo quanto riferito, potrebbe configurarsi attraverso la costituzione di un ufficio centralizzato istituito presso il Comune dell’Aquila, (come ente capofila in quanto interessato dalla maggior parte dei procedimenti espropriativi emergenziali), al quale potrebbero aderire tutti i comuni del cratere, razionalizzando così costi e procedure. Rivolgiamo pertanto un invito a tutti i Sindaci del cratere, affinché sostengano questa possibilità stipulando un patto d’intesa, che consenta l’attivazione di un Ufficio centralizzato per le Espropriazioni”.


31 Ottobre 2012

Categoria : Politica
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