Lusi, chiusa l’inchiesta sui soldi
L’Aquila – Chiusa l’inchiesta da parte della procura di Roma che ha vede coinvolto il senatore di origine abruzzese Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, accusato di essersi appropriato di oltre 20 milioni di euro dalle casse del partito disciolto. Ora rischiano il processo, oltre al senatore, altre quattro persone tra le quali la moglie, Giovanna Petricone. I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Lusi deve rispondere anche di calunnia.
L’inchiesta vede coinvolte, oltre al senatore Luigi Lusi e alla moglie Giovanna Petricone, anche i commercialisti Mario Montecchia, Giovanni Sebastio e Diana Ferri. L’accusa per loro e’ quella di aver aiutato Lusi a mettere in piedi una serie di societa’ utilizzate per il transito del denaro proveniente dalle casse del partito. Lusi, che attualmente e’ agli arresti domiciliari in un convento in Abruzzo, vicino a Carsoli, deve inoltre rispondere di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli.
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