Di Primio: “Continuo sciopero fame”
Roma – “Continuerò la mia protesta e lo sciopero della fame fino a quando non avrà notizie dal premier Monti”. Lo ha fatto sapere il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che, come abbiamo riferito in mattinata, ha inscenato davanti a palazzo Chigi una manifestazione di protesta sicuramente senza precedenti per il sindaco di una città importante. Di Primio non è disposto a sopportare, e la solidarietà gli è stata espressa in giornata anche dal presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio, che la città perda la provincia, come pare il Governo sia intenzionato a decidere.
Nella diatriba sulla riforma delle province, infatti, avrebbe prevalso la scelta di unire Teramo a L’Aquila e Chieti a Pescara. Due sole province in Abruzzo. Ma Chieti, dice Di Primio, è tra le quattro esistenti, la sola a possedere i requisiti di legge per restare, al contrario di Pescara, che dovrebbe persino diventare il capoluogo della futura provincia accorpata. Inaccettabile, quindi la protesta del sindaco, che è deciso a non mollare e sta suscitando la curiosità non solo dei passanti, ma dei politici e della stampa romana, pur abituata a vederne di tutti i colori.
Il Presidente della provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ha convocato la Giunta per riferire l’esito degli incontri avuti a Roma circa la situazione che si va profilando per il riordino delle Province su cui il Consiglio del Ministri si pronuncerà ad horas.
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