Confindustria su dati Legambiente


Teramo – Sul fronte degli investimenti volti all’efficientamento energetico, Fira e Regione Abruzzo stanno definendo le linee dei bandi pubblici destinati a favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. “In relazione allo studio Ecosistema Urbano diffuso poc’anzi da Legambiente Abruzzo (bassissima efficacia delle politiche energetiche e di energie alternative) e dei dati sui quali abbiamo ragionato sabato scorso a Capri (un calo pari quasi al 50% del settore dell’industria manifatturiera) esprimiamo soddisfazione e grande aspettativa sui nuovi bandi in preparazione: il risparmio dell’energia e l’implementazione delle fonti rinnovabili ed alternative hanno una grande ricaduta sul settore manifatturiero e su quello industriale in genere, consumatore del 47% della produzione elettrica.
Lo ha detto oggi Luca Verdecchia, Presidente G.I. Confindustria Teramo con Delega alla Formazione, a fronte delle risultanze del’annuale ricerca sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.
Regione e Imprese stanno maturando insieme una prospettiva nuova nei confronti dell’energia, cercando di favorire la trasformazione delle attività, in particolare quelle produttive, in modo da capitalizzare il valore reale dell’energia quale “materia prima”, cioè risorsa utilizzabile per crescere e sostenere lo sviluppo dell’impresa.
Attualmente la Fira ha previsto uno stanziamento di 21 ml di euro: 9 sono destinati alle start up (supportate anche da un fondo specifico della Camera di Commercio di Teramo) e gran parte alle energie rinnovabili.
Chieti e Teramo fanno un poderoso balzo in avanti rispetto alla classifica 2011, scrive oggi “Ecosistema Urbano”: è la prova di ”un’attenzione crescente da parte dei due capoluoghi che hanno dimostrato una sensibilità concreta nei confronti della green economy” – ha detto Riccardo D’Alessandro, Presidente G.I. Confindustria Chieti con delega alla Green Economy. “Gli orientamenti della regione sono strumenti utili perché rappresentano degli stimoli concreti per esortare imprenditori, istituzioni e cittadini ad adottare un approccio diverso alla vita quotidiana e al business: smettere di perseguire il profitto fine a se stesso e far sì che il bene per l’ambiente e la società siano la forza motrice delle nostre imprese. Molti sono già stati sedotti da questo nuovo approccio e molti altri si apprestano ad abbracciare questa nuova filosofia. Non si tratta di un compromesso, ma del modo più affidabile per creare una società virtuosa e redditizia nel lungo termine.”


30 Ottobre 2012

Categoria : Economia
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