I piccoli ospedali non saranno chiusi
Pescara – I piccoli ospedali, almeno quelli che operano nel territorio della ASL di Pescara, non saranno chiusi. Lo afferma il man ager della ASL Claudio D’Amario, che ha parlato oggi di riorganizzazione e specializzazione delle prestazioni, ma anche di tagli di posti letto sia a Popoli che a Penne. Secondo D’Amario, infatti, il tasso di occupazione, mediamente del 60%, consente di programmare in questo senso. Non c’è un surplus di richiesta di degenze, ma di prestazioni e di servizi. Non chiudere signiricherà , è stato spiegato, specializzare i piccoli ospedali e anche quello più grande di Perscara, la cui offerta naturalmente resterrà ampia e variegata. Popoli diventerà un polo di riabilitazione, Penne un nosocomio di lungodegenza con centro nascite. L’offerta della sanità pubblica sarà quindi diversificata e specializzata. Il presidente della Provincia Guerino Testa aveva chiesto alla ASL chiarimenti sul futuro degli ospedali, dei quali si va dicendo di tutto, compreso che chiuderanno, un giorno sì e l’altro no. Manca la chiarezza? Secondo la ASL no, secondo quanto dichiarato più volte dalla Regione forse c’è qualcosa da spiegare: Venturoni parla spesso di riduzione del numero degli ospedali in Abruzzo e ultimamente ha detto che “35 ospedali sono troppi, come capirebbe anche un bambino”.
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