Protesta, marineria con balneatori
Pescara – A fianco agli operatori balneari che oggi manifestano a Pescara contro la direttiva Bolkestein e l’operato del governo nazionale per cio’ che riguarda l’applicazione in Italia della normativa, ci sono stamani anche i pescatori dell’Associazione Armatori, la cui attivita’ e’ paralizzata da mesi a causa del mancato dragaggio del porto. “Ci dispiace – ha detto Mimmo Grosso parlando a nome degli armatori – non aver potuto fornire il pesce fresco alle attivita’ balnerai nei mesi estivi”. Grosso ha anche parlato della “normativa europea che vieta tante cose nel settore della pesca. Il nostro mare viene classificato come mare del Nord, si introducono principi normativi che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra e quindi anche noi prima o poi scenderemo in piazza”. Per Grosso c’e’ in atto una “guerra” che il mondo della pesca sta “combattendo e che ci porta allo stremo”.
Al corteo, accompagnato dalla canzone “Gente di mare”, si sono uniti il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore regionale Carlo Masci. I balneatori sfilano con le bandiere della Spagna considerato che il Governo spagnolo e’ intervenuto nel settore per prolungare le concessioni mentre quello italiano non lo ha fatto. La prima tappa del serpentone umano e’ stata piazza Italia dove hanno preso la parola il sindaco Mascia e il presidente Testa che hanno detto di essere a fianco della categoria e contro la politica del Governo anche a causa della mancata concertazione del ministero guidato da Gnudi sull’applicazione della direttiva Bolkestein. I balneatori chiedono che il Governo non vada da solo a Bruxelles, il 6 novembre, ma con delegazioni di amministratori pubblici e imprese, anche perche’ non si conosce la proposta che il ministro avanzera’ in quella sede.
DI DALMAZIO – “La Regione Abruzzo andra’ a Bruxelles. E ci andremo sia che ci invitino sia che non ci invitino”. Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio intervenendo alla manifestazione di protesta organizza dagli imprenditori balneari contro la direttiva Bolkestein e la politica portata avanti dal governo Monti per la sua applicazione in Italia. “Questa mattina, ha detto l’assessore, abbiamo fatto partire una richiesta affinche’ il Governo non vada da solo in Europa per cui accompagneremo il Governo, se ce lo consentira’. Altrimenti, andremo lo stesso – ha aggiunto l’assessore. E’ necessario fare i salti mortali per capire come si possono salvaguardare le oltre trentamila imprese balneari e il turismo italiano – ha proseguito Di Dalmazio. Quindi si deve andare in Europa e fare una battaglia, lasciando momentaneamente da parte il decreto del ministro”.
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