Ufficio tasse, inaugurazione e sofferenze


L’Aquila – UNA PATTUGLIA DI SUPERPOLITICI E SUPERBUROCRATI PER LA SEDE A.E., NEL MOMENTO PIU’ DIFFICILE PER LA CITTA’ E IL CRATERE SISMICO – Lunedì mattina, secondo il rituale solenne mai passato di moda e caro ai politici e ai vip che – pagati a peso d’oro – guidano i centri nevralgici dello Stato, inaugurazione della sede regionale di Agenzia Entrate, in via Zara. Un importante ufficio regionale che torna in centro, quindi una buona notizia, un riconoscimento di puntualità all’Agenzia. Ma anche qualche riflessione che rende meno dolce la caramella.
Senza populismo, che lasciamo ai politici e alle loro sempre ambigue finalità, mettiamo in luce che il momento per la città è non amaro, ma amarissimo, e che quindi l’inaugurazione di un ufficio delle tasse suscita riflessioni: quelle che sono nella mente di tutti i cittadini, e che speriamo di interpretare.
Prima di tutto, la vicenda INPS-INAIL in sospeso, benchè ci siano spiragli di soluzione. Se non dovesse arrivare una soluzione, l’inasprimento del carico fiscale risulterebbe letale per il tessuto civile ed economico di una comunità che stenta e soffre dall’immediato dopo terremoto. Continuando sui tasti dolorosi, le centinaia di precari che formano la parte più flebile e defedata del cratere sismico. Giovani senza futuro, che un potere meno rigido e indifferente avrebbe semplicemente assorbito e stabilizzato, e per dare il via ad una ricostruzione, e per sanare ferite purulente e annose. Il cratere non è un luogo come un altro, il precariato andava azzerato. Il concorsone non risolverà i problemi che per pochi fortunati, se e quando si terrà, visti i ricorsi di cui questo giornale ha dato notizia giovedì sera.
Solo tenendoci alle situazioni più recenti e cocenti, ricordiamo i 220 esercizi commerciali chiusi nel 2012 (fonte: Confcommercio), i cassintegrati Finmek che stanno per essere totalmente privati di qualsiasi risorsa, i dipendenti di Abruzzo Engineering, quelli delle società P&A Service e Intercompel, i 300 aquilani dipendenti della Micron di Avezzano dalle incerte prospettive (l’azienda vende o comunque riduce), i lavoratori di tante piccole imprese artigiane ed edilizie in serie difficoltà, e i grandi costruttori che si avvicinano al collasso perchè creditori di decine di milioni di euro per lavori eseguiti e non pagati. Possiamo aggiungere, più genericamente, il turismo crollato e le quasi inesistenti prospettive della stagione invernale.
Il nostro quadro è sommario e approssimativo, ma riproduce per sommi capi una realtà dilagante e comune non solo ai centri minori – da sempre sofferenti, perchè l’agricoltura è sparita e l’allevamento è ai minimi termini – ma anche al capoluogo, afflitto anche da altre malattie, tipiche dell’esosità suicida di tanti aquilani: fitti alle stelle, pretese assurde. Una vita se non impossibile, difficile, sgradevole, punitiva.
In questo clima e in questo momento si inaugura la sede delle tasse.
Scrive il Movimento 5 Stelle, unica voce politica a farsi interprete del disagio aquilano: “Lunedì inaugurazione con la presenza del ministro Barca, il ministro dell’economia Grilli ed il Direttore Befera, che è anche Vicepresidente di Equitalia, il MoVimento 5 stelle di L’Aquila ritiene doveroso essere presente per chiedere chiarezza sulle responsabilità politiche e sugli affari del dopo terremoto che, unitamente ad altri sperperi di denaro pubblico, stanno danneggiando i cittadini aquilani ed italiani. L’attuale Governo, che continua a definirsi la salvezza di questo Paese, in realtà ha solo prolungato l’agonia. Lo Stato è ostaggio delle corporations e delle banche che impongono altissimi tassi di interesse. Non vogliamo accettare di subire continui tagli e riduzioni, mentre non si hanno notizie certe sulla riduzione dei costi della politica e dei privilegi che corrispondono ad un totale di 100 miliardi. Occorre rimuovere le macerie di democrazia per avere una speranza, gli italiani non devono continuare a pagare gli errori dei Governi. La precisione e la severità nell’esigere il dovuto dai cittadini contribuenti, non è compensata da altrettanta chiarezza nel garantire sostegno sociale e nel favorire la crescita. Non si ritiene opportuno che si continui ad utilizzare Equitalia che blocca i conti correnti rendendo impossibile lo stesso pagamento dei lavoratori e creando ulteriori disagi. A tal proposito il MoVimento 5 stelle avvierà una raccolta di firme contro Equitalia e chiederà una vera e radicale riduzione dei costi della politica, dei mega stipendi dei dirigenti e dei privilegi che si continuano a garantire, mentre la popolazione subisce elevati carichi fiscali”.


28 Ottobre 2012

Categoria : Cronaca
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