L’Aquila, arriva il freddo – Piogge abbondanti, si ripete immutato il rischio esondazione
L’Aquila – SUI MONTI MANCA ANCORA LA NEVE – (Foto: allagamenti, luglio 2012) – L’ondata di freddo che tutti i servizi di informazione e meteo continuano ad annunciare come se fosse un’anomalia (dimenticano che siamo quasi a novembre, e che a novembre in montagna gela e ha sempre gelato?) raggiungerà anche l’Abruzzo interno tra domani e il 30 ottobre, quando a L’Aquila potranno aversi temperature anche di zero gradi, e nei dintorni, a quote elevate, quasi sicuramente si avranno gelate. Il freddo, quindi. Altrove in Abruzzo le minime potranno scendere a 5-6 gradi. Tutto perfettamente regolare, quindi, tranne il fatto che sui monti dovrebbe già esserci la neve da almeno metà ottobre, e non c’è. Le previsioni annunciano piogge, anche intense e persistenti, ma non nevicate, staremo a vedere.
Le piogge abbondanti e persistenti potranno gonfiare i fiumi e i torrenti del Teramano, quasi tutti a forte rischio inondazione e allagamento. Siamo ormai arrivati all’assurdo che, ogni volta che piove un po’ di più, i fiumi possono esondare e allagare, causando danni rilevanti che poi, sia pure con ritardi enormi e giaculatorie di politici che fanno gli eroi all’ultimo momento, costano moltissimi soldi pubblici.
E’ evidente che è crollato del tutto il sistema che un tempo curava la manutenzione e il trattamento dei corsi d’acqua, e basta pensare al mancato dragaggio del fiume Pescara per averne la più mastodontica delle prove. Ci piacerebbe sapere quanti esperti, quanti tecnici, quanti uffici preposti, quanti politici che non hanno modificato il meccanismo e reperito i fondi si sono avvicendati dietro le scrivanie dei posti di comando, sempre molto ben pagati, senza rispondere mai a nessuno di questo stato di precarietà e di pericolo che oggi si ripete ad ogni pioggia.
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