ADSU, mensa universitaria in centro
L’Aquila – “Da febbraio 2013 entrerà in funzione una nuova mensa universitaria in centro presso l’istituto Salesiano di viale don Bosco”. Lo annuncia il presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) del capoluogo, Francesco D’Ascanio (foto). La misura è una risposta alle esigenze nate con l’inaugurazione della nuova sede del dipartimento di Scienze umanistiche realizzata al posto dell’ex ospedale San Salvatore.
Gli studenti hanno chiesto di aumentare la gamma dei servizi in un’area che deve riprendere vita dopo il terremoto del 6 aprile 2009 e l’istanza non è caduta inascoltata.
“Per quanto riguarda la questione della mensa – spiega D’Ascanio – è in fase di definizione un protocollo d’intesa con l’opera Salesiana, che prevede la realizzazione di una nuova struttura in viale Don Bosco. L’edificio sarà grande 150 metri quadrati e prevede una sala ristoro, una sala sporzionamento e servizi. I pasti arriveranno già pronti dalle cucine che si trovano nel nucleo industriale di Pile o dalla caserma Campomizzi e qui verranno sporzionati”.
Nell’attesa che la struttura sia realizzata a cura e spese dell’Opera Salesiana, per il momento i ragazzi che vorranno usufruire del servizio mensa dell’università dovranno viaggiare fino alle due mense convenzionate: quella, appunto, della Residenza Universitaria “ex caserma Campomizzi” e quella di Pile, dove fanno già capo gli studenti della facoltà di Ingegneria e di Economia e commercio che studiano alla ex Optimes.
D’Ascanio annuncia novità anche per quanto riguarda i trasporti. “D’intesa con l’Azienda aquilana per la mobilità (Ama) – aggiunge – stiamo valutando di intensificare le corse già programmate (linee 83, 99, 106 e 108 con partenza dalla fontana luminosa) e di convenzionarne i costi per offrire un servizio migliore”.
A questo riguardo, conclude il presidente Adsu, “confidiamo che il dipartimento universitario possa organizzare la didattica in termini tali da assicurare agli studenti un periodo di pausa pranzo compatibile con le attuali problematiche urbane e articolare l’interruzione e ripresa delle lezioni in modo da non ‘ingolfare’ il servizio offerto”.
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