Regione, dirigenti contestano giunta
L’Aquila – (Foto: una delle sedi regionali a Pescara) – I dirigenti regionali riuniti in assemblea a L’Aquila “lanciano un grido di allarme e chiedono un cambio di passo al Governo regionale”. I dirigenti – spiega una nota del Direr Abruzzo, la federazione nazionale dei dirigenti e dei quadri direttivi delle Regioni aderenti al Confedir – si sentono impegnati in prima persona nelle misure di contenimento della spesa e per questo contestano le recenti scelte della Giunta Regionale per la eccessiva ingerenza della politica nella concreta gestione della macchina regionale, con provvedimenti invasivi delle prerogative dirigenziali che prefigurano scelte di dettaglio, con tagli alle risorse ed al personale imposti in maniera lineare, indiscriminata e sperequata sul territorio, con la fissazione di modelli irrealizzabili che minano alla base la funzionalita’ della macchina regionale.
Si riduce la struttura, ma non si interviene sui costi della politica e sugli incarichi fiduciari. I dirigenti – prosegue la nota – temono per la qualita’ dei servizi e per la perdita dei diritti dei cittadini posto l’amministrazione regionale sta intervenendo con tagli non ancorati a strandard oggettivi che inevitabilmente sacrificheranno l’efficienza del sistema. I dirigenti denunciano il caos istituzionale che e’ derivato dal proliferare di leggi regionali che senza prevedere oneri aggiuntivi di spesa moltiplicano le funzioni in capo alle strutture. La stessa eliminazione delle agenzie regionali (ARSSA, APTR e Abruzzo Lavoro) non ha prodotto i risultati attesi, anzi ha moltiplicato i problemi andando a caricare tutti i costi sulla struttura della Giunta regionale con discriminazioni pesanti fra il personale in servizio. Alla politica si chiede di fare buone leggi con una concreta analisi di fattibilita’, di fissare obiettivi strategici veri, generali, che non scendano nel dettaglio e nelle scelte operative di cui i dirigenti rivendicano la piena responsabilita’.
Non c'è ancora nessun commento.