Rabbuffo su non-scelta zero province
L’Aquila – “Martedì pomeriggio il Consiglio Regionale si è espresso sul riordino delle Province, deliberando di non avanzare al Governo nessuna proposta di riordino e chiedendo che lo stesso, con urgenza, provveda ad avviare il processo di modifica costituzionale che porterebbe alla loro abolizione”. Lo ricorda il Capogruppo di Futuro e Libertà Berardo Rabbuffo, contestando la decisione dell’Assemblea e giudicando inutile il voto dell’Aula. Rabbuffo nelle scorse settimane aveva sostenuto con convinzione l’idea di una sola Provincia in Abruzzo. “La proposta Zero Province è una non scelta da parte di chi, al contrario, dovrebbe assumersi la responsabilità di decidere e fare proposte – dichiara Rabbuffo – dare il proprio assenso al progetto Zero Province, così come inteso dal Consiglio regionale, significa lasciare campo libero al Governo, che è già orientato nell’accorpare la Provincia di Chieti a quella di Pescara e quella di Teramo all’Aquila. Questo significherà che entro due mesi tutti gli attuali Presidenti di Provincia saranno commissariati e i consiglieri e gli assessori provinciali torneranno a casa”. Per l’esponente di Fli, alla luce di questa riforma, Teramo e Chieti saranno spazzate via. “Poiché siamo tutti d’accordo sull’eliminazione delle Province bisognava fare una proposta concreta e migliorativa rispetto alle due Province che sono state deliberate dal Consiglio delle Autonomie Locali – continua Rabbuffo – a esempio, come fare una Provincia unica che non avrebbe danneggiato nessun territorio. Giudico vergognosa la proposta Zero Province, che rappresenta pienamente la vecchia politica della furbizia.
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