Regione: province, dibattito acceso
L’Aquila – Chi ne vuole tre, chi due, chi nessuna, ma solo ambiti territoriali, almeno sette tanto per gradire e spezzettare meglio il piccolo Abruzzo. Va avanti, a sera inoltrata, il dibattito (a volte acceso, sempre poco razionale) sul riordino delle province. In teoria, domani il governo dovrebbe ricevere dalla regione Abruzzo la proposta definitiva, ma al momento pare difficile che si giunga ad una conclusione. Alla fine, dicono in molti, sarà il governo a imporre una decisione, probabilmente aderente alla proposta del CAL (L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara). Su questa eventualità , è lo stesso presidente Chiodi, intercettato al volo dai giornalisti, a dire: “I decreti del governo si possono anche non accettare, ed esiste la via giurisdizionale”. Come dire: siamo pronti a scontrarci con Roma. Ma prima ci sarà spazio per una miriade di scontri interni, e nessuno sa come finirà . Del resto, che fosse un problema spinoso lo avevano capito tutti, meno i “pompieri” che gettavano acqua e davano tutto per scontato e liscio. Si va avanti.
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