Albergatori, ora i posti spuntano fuori – Gli studenti reclamano alloggi e risorse


albergo-sole-06L’Aquila – Ora gli albergatori dell’Aquila e del circonario (almeno alcuni di loro, mentre altri si sono sempre dichiarati disponibili) tirano fuori le camere per gli sfollati. La loro associazione di categoria nazionale li difende, sostenendo che la disponibilità c’è sempre stata. Di fatto, qualcuno ha cambiato atteggiamento solo dopo la notizia della possibile requisizione decretata dalla Protezione civile e delegata al prefetto Gabrielli, se necessaria. I metodi decisi danno sempre dei frutti e forse ha anche pesato su qualche coscienza … pelosa lo sdegno suscitato (anche sulla stampa) dai rifiuti di qualcuno. Non si sa chi, ma si sa che ci sono stati anche perchè l’associazione albergatori si è affrettata, due giorni fa, a parlare di locali i cui esercenti non le appartengono come soci. Tutto sommato, una brutta figura che alla città provata poteva essere risparmiata.
Ora converrebbe perseguire con la stessa seria diligenza e determinazione chi sfrutta la situazione per aumentare fitti di alloggi, case private, ville, locali commerciali. Ce ne sono ed anche tanti, che se ne infischiano del terremoto e dell’aquilanità compressa da ben concreti interessi di portafogli. Ci sono gli onesti, naturalmente, come ce ne sono anche tra i commercianti che non hanno aumentato di un centesimo di euro i loro prezzi. Ma non tutti sono così, e forse sarebbe capitato anche altrove: purtroppo è capitato e capita a L’Aquila, dove in tanti sentono la mancanza dei fitti in nero degli studenti e tentano di parare il colpo.
A proposito di studenti, oggi il Consiglio studentesco ha detto la sua sugli alloggi, a nome di almeno 2.500 persone che provenendo da fuori, dovrebbero iscriversi all’Università aquilana e quindi alloggiare in città e dintorni. Occorrono alloggi, magari nella scuola della finanza, dicono gli studenti, altrimenti sarà l’esodo. Occorrono anche risorse per succose borse di studio, agevolazioni a chi resta a L’Aquila, attenzione dalle istituzioni e dalla Regione che deve aumentare la somma destinata al diritto allo studio.
La confcommercio federalbergo ha diffuso una nota: “L’incontro avvenuto in data odierna, presso i locali della Guardia di Finanza a Coppito, tra il Commissario Delegato della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il Prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, e il Coordinamento Regionale delle Associazioni di Categoria, chiarisce definitivamente ogni recente polemica sulla sistemazione degli sfollati nelle strutture ricettive dell’aquilano.
Non sarà necessario adottare alcun decreto che autorizzi la Prefettura dell’Aquila alla requisizione delle strutture alberghiere: tutte le strutture ricettive, infatti, si atterranno agli accordi assunti in precedenza con la Protezione Civile e concederanno il 75% dei locali disponibili al fine di completare al meglio le procedure di alloggio degli sfollati, come da sempre avvenuto.
“Le polemiche emerse nei giorni scorsi si sono rivelate frutto di mere incomprensioni che sono state facilmente e brillantemente risolte”, ha affermato, a seguito della riunione, il Presidente di Federturismo Abruzzo, Dario Colecchi.
La gestione dell’ospitalità degli sfollati nelle strutture ricettive dell’aquilano seguirà le linee già tracciate, fin dalla fase emergenziale, dal Coordinamento Intercomunale di Giulianova. Si provvederà, infatti, a istituire a L’Aquila un “booking” centralizzato che gestirà nei territori interessati l’ottimizzazione delle disponibilità ricettive.
“Aldilà di ogni sterile critica”, sostiene Colecchi, “resta l’azione sinergica e coerente che, da sempre, i rappresentati di ciascuna Associazione di Categoria, la Protezione Civile, la Regione Abruzzo, hanno messo in atto, per apportare, in un momento così difficile, il proprio contributo per sostenere una città ferita nel cuore”.
(Nella foto: Un albergo restaurato prima del sisma a L’Aquila)


07 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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