Consiglio comunale effervescente


Pescara – (di S.L.) – Domani consiglio comunale prevedibilmente con le bollicine. In ballo l’intento della maggioranza di provvedere alla delibera sulla riduzione dell’IMU sull’abitazione principale che, nell’intento, è di portarla dal 4 al 3,8 per mille. Già oggi, alla vigilia dell’appuntamento consiliare si registrano dichiarazioni che fanno prevedere ciò che in aula si vivrà domani. Come noto, questa previsione è già stata avversata dall’opposizione che l’ha etichettata come demagogica ed elettoralistica. Da registrare oggi le dichiarazioni del capo gruppo PdL, Armando Foschi, che ha detto: “Il centro-destra è pronto a dare battaglia a partire da domani, in Consiglio comunale per riuscire ad approvare, entro il termine inderogabile del prossimo 30 ottobre, la delibera sul nuovo regolamento dell’Imu, garantiremo alle famiglie pescaresi una riduzione sull’abitazione principale. Una delibera nella quale, non è previsto l’aumento di alcuna aliquota, e anche in tal senso siamo pronti ai manifesti per sbugiardare chi dal 2003 al 2009 ha avuto per vezzo quello di aumentare tasse, imposte e aliquote, e oggi tenta maldestramente di gettare fumo negli occhi dei cittadini. Ma non occorrerà molta fatica per smascherare il Pd, mentre, in tutta onestà, dopo le figuracce rimediate nei giorni scorsi su bus scolastici, fondi Pis e prostituzione, bersagliare Fli ci sembra veramente come ‘sparare’ su uomini disarmati. Purtroppo l’impressione è che Pd e Fli, pur di non approvare un provvedimento a favore dei pescaresi, si preparano al solito ostruzionismo, come quello portato avanti su Pescara Parcheggi, con il rischio di mandare a casa 40 lavoratori. E anche in questo caso a rimetterci non saranno i ‘politici’, ma i cittadini e questo non lo consentiremo, a costo di costringere tutti a una maratona notturna”. Dunque, queste le premesse. Continua Foschi:
“Già nei giorni scorsi, in Commissione Finanze, il centro-sinistra ha mandato in onda la solita sceneggiata oggi bissata in conferenza stampa. La maggioranza di Governo ha riproposto la propria delibera di rimodulazione delle aliquote Imu che abbiamo presentato in anteprima quattordici giorni fa nel corso di una riunione congiunta tra capigruppo di maggioranza e minoranza. Nel documento, come previsto, abbiamo smentito che ci sarebbero stati aumenti dell’Imu, come lo stesso Pd aveva ventilato, e piuttosto abbiamo proposto riduzioni: l’iniziativa principale riguarda la riduzione dal 4 al 3,8 per mille dell’Imu sull’abitazione principale e sulle relative pertinenze delle categorie C/2, C/6 e C/7. Confermata l’aliquota ridotta al 3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da mutuo ipotecario, con i relativi sgravi per i figli eventualmente a carico. Resta l’aliquota massima al 10,6 per mille per le unità immobiliari non assoggettate ad aliquota ridotta e per le aree edificabili”. Confermate ancora le aliquote ridotte al 7,6 per mille per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato; per le unità immobiliari adibite ad abitazione e concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta di primo grado, dunque genitore-figlio o figlio-genitore; per le unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa. L’unica eccezione è quella inerente le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/10 utilizzate direttamente dal proprietario per l’espletamento delle proprie attività professionali, a condizione che lo stesso abbia residenza anagrafica e la dimora abituale al Comune di Pescara, e che passa dall’8,6 per mille al 9,6 per mille. Infine introdotta l’aliquota agevolata al 7,6 per mille per le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività cinematografiche e teatrali, e confermata l’aliquota al 5,8 per mille per le unità immobiliari Ater e al 2 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle o depositi attrezzi. “Secondo le stime – ha ricordato il capogruppo Foschi – tali modifiche dovrebbero determinare sul bilancio annuale di previsione dell’esercizio finanziario 2012 un gettito Imu complessivo pari a 39milioni 800mila euro e soprattutto ci permetterebbero di fronteggiare gli ultimi tagli operati dallo Stato e le spese straordinarie sostenute dall’amministrazione, come 1milione di euro per l’emergenza neve, 1milione di euro imposto dalla spending review, 600mila euro in più sui consumi elettrici, 200mila euro in più di consumi del gas, e 1milione e 200 mila euro in più per l’emergenza rifiuti, spese extra in realtà non note all’atto di approvazione del bilancio 2012 in giunta, ma note quando lo stesso bilancio è stato approvato in Consiglio comunale. All’opposizione, confermando i 450mila euro destinati a coprire i contributi alle Associazioni individuate dal centro-sinistra, abbiamo chiesto di rivedere l’accordo di bilancio sui 2milioni 700mila euro e di ridurlo a 2milioni di euro. Dopo la riunione siamo rimasti in attesa delle eventuali controproposte del centro-sinistra che però, a quattordici giorni di distanza e dopo tre sedute di Commissione, non sono mai arrivate. Anzi: il Pd ha rilanciato, chiedendo di rimettere in ballo la vicenda inerente la riduzione del canone per Pescara Parcheggi da 2milioni di euro a 1milione 200mila euro, ovvero di rinunciare alla riduzione del canone o, in alternativa, di delegare al centro-sinistra la scelta dei tagli da operare sul bilancio per 800mila euro. Una possibilità che il centro-sinistra potrà tornare ad avere se e quanto tornerà a governare la città, ma che oggi è certamente una richiesta strumentale e risibile. In caso contrario il Pd e Fli hanno già annunciato che bloccheranno in aula con migliaia di emendamenti la delibera sull’Imu, pur di non farci approvare il nuovo Regolamento entro la scadenza ultima del 30 ottobre. In questo caso a rimetterci sarà però non il centro-destra o il Pd, ma solo i cittadini che non potranno beneficiare della riduzione dell’aliquota sulla prima casa dal 4 per mille al 3,8 per mille. Peraltro parliamo dell’aliquota più bassa d’Italia: pensiamo che ad Ancona l’Imu sull’abitazione principale è pari a 4,8 per mille; 4 per mille nella ‘rossa’ Bologna, ad Alessandria 6 per mille, ad Avellino 5,5 per mille, Genova 5 per mille, Livorno 5,8 per mille, ma anche Teramo 4,6 per mille. Ancora una volta suscita un sorriso amaro sentire il consigliere Fli Pignoli farsi ‘paladino’ delle famiglie in difficoltà, visto che lo scorso 8 ottobre non ha esitato a votare per mandare a casa 40 lavoratori con il solo fine di far chiudere la società Pescara Parcheggi. Contro il cieco ostruzionismo dei partiti di opposizione a questo punto non ci resta che alzare le barricate invitando il centro-sinistra a prepararsi a una maratona notturna nell’aula consiliare dove siamo pronti a respingere uno ad uno tutti gli emendamenti del Pd e di Fli. Siamo pronti anche a mobilitare i cittadini per consentire loro di verificare con i propri occhi l’ostruzionismo politico di un centro-sinistra che non ama Pescara”.


22 Ottobre 2012

Categoria : Politica
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