Diamogli un nome a questi aeroporti…
(di Stefano Leone) – CHE NE PENSATE? D’ANNUNZIO QUELLO DI PESCARA, FEDERICO II QUELLO DELL’AQUILA – Due sono le realtà aeroportuali nella regione: quella di Pescara e, quella che però cerca ancora faticosamente una sua identità, dell’Aquila. A dire il vero l’aeroporto di Pescara non si sa mai come chiamarlo. Aeroporto e sedime aeroportuale insistono sul territorio di San Giovanni Teatino, che è in provincia di Chieti, e, in minima parte, di Pescara. Da sempre considerato di Pescara, anche Chieti ha battuto i pugni sul tavolo rivendicando di essere titolare di nomina.
Da aeroporto “Pasquale Liberi” di Pescara passò ad un salomonico, ma privo di originalità, “Aeroporto Internazionale d’Abruzzo”; ma per carità che non si dica sia campanile!. Pasquale Liberi, eroe del Vate. Alla fine del 1921, per volontà del comandante Gabriele d’Annunzio, l’aeroporto venne intitolato a Pasquale Liberi, un aviatore coraggioso caduto nello stesso anno durante il Raid Baracca. Il tenente Liberi era nipote dell’ingegnere Antonino Liberi, che aveva sposato una sorella di D’Annunzio. Fu proprio il vate ad avergli dato i primi rudimenti della guerra aerea. Morì a 25 anni ed è sepolto a San Silvestro, località collinare a sud della città di Pescara. Perché non prendere in considerazione di intitolare l’aeroporto a Gabriele D’Annunzio che fra le altre cose con il volo aveva “dimestichezza? L’Aquila è un discorso a se. Ubicato sul territorio del paese di Preturo, il campo viene chiamato aeroporto di Preturo oppure aeroporto di L’Aquila Preturo. Non è da moltissimo che, non sappiamo chi, prendendo spunto dal territorio aquilano, è stato chiamato “Aeroporto dei Parchi”. Non avendo personalità storiche di riferimento per il volo a cui intitolare il campo, si potrebbe fare omaggio a Federico II che una qualche “attinenza” con la città dell’Aquila l’ha avuta. Aeroporto L’Aquila “Federico II” non si inserirebbe male nell’annovero della scelta dei nomi aeroportuali.
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