I pasticci per la filovia: Sorgi indagato
Pescara – Come era prevedibile, dopo le recenti decisioni della Commissione europea su ricorso degli ambientalisti del WWF, in merito alla filovia, la Procura ha indagato il dirigente regionale Antonio Sorgi, foto, presidente della commissione impatto ambientale. Lo ha riferito alle 14 il TG3 Rai Abruzzo. Con Sorgi, sarebbero indagati anche Michele Russo della gestione governativa e il responsabile del procedimento per la filovia Pescara-Montesilvano Pierdomenico Fabiani. La vicenda è semplice e suscita più di qualche perplessità sull’iter per la discussa opera, in corso di realizzazione. La filovia ha bisogno del vaglio del VIA, l’organismo che “misura” l’impatto ambientale delle opere, specie quelle capaci di cambiare davvero il paesaggio e il tessuto urbano. Invece, tale valutazione non ci sarebbe, e tanto è bastato alla Procura per aprire un’inchiesta. Successivamente, qualche giorno fa, la Commissione europea, chiamata in causa dagli ambientalisti da sempre contrari alla filovia, ha ribadito che sarebbe stato necessaria la valutazione del VIA. Conseguenza automatica, il coinvolgimento di Sorgi e degli altri nell’inchiesta. La filovia finisce quindi in tribunale, ed verosimile che subisca anche un fermo il lavoro di cantiere in corso da parecchio tempo. Insomma una gigantesca incompiuta all’orizzonte, che ricorda la più grande e dissennata delle incompiute a L’Aquila, la metropolitana di suiperficie fatta a metà e poi abbandonata. Con lo spreco di un mare di quattrini pubblici e privati, e pesanti conseguenze giudiziarie per i risarcimenti. Ora tutti coloro che hanno sale in zucca (quanti sono?) dovranno, a Pescara, cercare una via d’uscita. Rimane lo sconcerto su una storia che i cittadini non possono comprendere: perchè per la filovia si è aggirata la valutazione del VIA?
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