Una lezione dal premio Di Venanzo
Teramo – L’INIZIATIVA E’ ORMAI UNA FESTA DEL CINEMA – “Dalla prossima edizione del Festival del Cinema di Roma gli Autori della Fotografia Cinematografica faranno parte della giuria che designerà i film vincitori”. Questa notizia, portata sul palcoscenico del Comunale di Teramo da Davide Mancori, vice presidente dell’A.I.C., l’Associazione Italiana degli Autori della Fotografia Cinematografica, non poteva rappresentare meglio il messaggio che il Premio Di Venanzo di Teramo sta lanciando da ben 17 anni: il ruolo fondamentale che hanno nella realizzazione del film gli Autori della fotografia.
Ieri con la cerimonia di premiazione è calato il sipario sulla 17^ edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo. E come ogni anno si è trattato di una vera e propria festa per il Cinema e anche l’occasione per ribadire che se si continua a tagliare nella cultura e se si destinano sempre meno fondi al cinema non solo non si vedranno più grandi film, ma si continuerà a far crescere la disoccupazione. Come ha detto Gianmarco Tognazzi, ospite del Di Venanzo: “L’Italia è l’unico paese al mondo che non investe sulla sua caratteristica che la rende unica come nazione: la cultura, intesa come beni culturali sul territorio, ma anche come espressioni culturali nelle arti dello spettacolo”. A Tognazzi ha fatto eco Elisabetta Zamparutti, parlamentare dei Radicali, salita sul palco per consegnare un premio, che ha ricordato la battaglia condotta insieme a Teramo Nostra per il completo recupero del Teatro romano di Teramo: “Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i teramani – ha detto – per riuscire ad ottenere la demolizione dei due palazzi che insistono ancora sull’area del monumento”.
I personaggi del mondo del cinema hanno entusiasmato la platea del Comunale.
Grandissimi applausi ha ricevuto Franco Nero che ha divertito il pubblico con alcuni aneddoti legati alla sua lunghissima e importantissima carriera. Molto divertente e disponibile Gianmarco Tognazzi, pungente però nel ricordare le difficoltà che sta vivendo il cinema. Festeggiata come meritava anche la madrina del Premio Laura Efrikian che nel ricordare gli sceneggiati televisivi che l’hanno resa celebre (La cittadella, David Copperfield) ha anche parlato del suo libro Come l’olmo e l’edera che ha scritto prendendo spunto dalla storia d’amore dei suoi nonni paterni, dei suoi genitori e della sua, durata 15 anni con Gianni Morandi.
Sono saliti sul palcoscenico per ritirare una targa ricordo anche gli altri ospiti attesi: Massimo Bonetti (che ha ricordato l’importanza, anche a fini economici, di una serie-tv come La squadra in cui è stato protagonista), Cristina Moglia (che l’anno precedente aveva ritirato l’Esposimetro d’Oro alla memoria per il nonno, l’Autore della fotografia Renato Del Frate), le attrici Manuela Morabito (ormai una presenza fissa al Di Venanzo) e Giulia Greco, i registi Marco Guadagno, Vittorio Sindoni, Giorgio Capitani e Gianfranco Fiore, teramano, tra gli autori della celebre trasmissione di Rai Tre Blob. A sorpresa, invece, è arrivato a Teramo per rendere omaggio a Marco Onorato, Esposimetro d’Oro 2012 alla Memoria, il regista Marco Risi, figlio del grande Dino, e autore di film importanti (Il muro di gomma, Il branco, L’ultimo capodanno, Nel continente nero, Maradona-la mano de Dios, Fortapasc): molto emozionato, ha voluto testimoniare con la sua presenza la stima e l’affetto che lo legavano ad Onorato, l’autore della fotografia degli ultimi suoi quattro film.
La serata condotta come sempre dalla brava Antonella Salvucci, con la regia attenta di Gianfranco Manetta, si è conclusa con la consegna degli Esposimetri d’Oro: a Enrico Lucidi, per la Migliore Fotografia Italiana, a Guillaume Schiffman (assente perché impegnato sul set) per la Migliore Fotografia Straniera, a Marco Onorato alla Memoria (ha ritirato il premio suo figlio) e a Raoul Coutard alla Carriera: per il maestro delle luci francese ha ritirato il premio il suo capo elettricista ed è stato proiettato un sentito video di ringraziamento per gli organizzatori del Di Venanzo. Consegnata a Luigi Cecchini la targa speciale per la Fotografia di una fiction televisiva.
Il Presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini e il Direttore artistico Sandro Melarangelo, prima della foto finale sul palcoscenico con tutti i premiati, hanno ribadito l’importanza del Premio Di Venanzo e le difficoltà incontrate per tenere viva la manifestazione alla luce dei tagli operati dagli Enti locali, ma hanno anche assicurato che già è iniziato il lavoro per allestire la diciottesima edizione del Di Venanzo.
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