Violenza Pizzoli, cominciato processo
L’Aquila – (Foto: Franco Tuccia e la discoteca di Pizzoli nel periodo dell’episodio, circondata dalla neve) – Di fronte al giudice Grieco è cominciato questa mattina al tribunale dell’Aquila il processo per il tentato omicidio e la brutale violenza sessuale del 12 febbraio scorso, di fronte alla discoteca Guernica a Pizzoli, 13 chilometri da L’Aquila, uno dei pochi locali notturni del territorio. Imputato un ex militare, Franco Tuccia, arrestato dai carabinieri a suo tempo. L’accusa è pesante: aver brutalizzato e violentato con inaudita aggressività una studentessa universitaria originaria di Tivoli (Roma), iscritta all’ateneo aquilano. Tra i due ci sarebbe stato un rapporto, nato dentro il locale, finito in modo agghiacciante: la ragazza fu trovata ferita, sanguinante, priva di sensi, all’aperto, fuori dal locale, e sarebbe morta se il personale, accortosi della ragazza abbandonata sull’asfalto coperto di neve e gelo, non l’avesse soccorsa. Da qui l’accusa di tentato omicidio. Oggi in tribunale lui è comparso, la ragazza no. C’è stata una manifestazione di donne giunte anche da Roma.
Nel processo esiste una situazione senza molti precedenti: è stata ammessa la costituzione di parte civile richiesta dal Centro antiviolenza dell’Aquila.
All’inizio erano presenti anche i genitori della vittima della violenza, mentre i familiari di Tuccia si trovavano in disparte a pochi metri da dove si sta svolgendo il processo. Il Presidente del collegio giudicante, entrato in aula ha subito dichiarato che il processo si sarebbe svolto a porte chiuse ad ha inviato tutte le persone estranee al procedimento penale ad uscire fuori, compresi i genitori della vittima e dell’imputato.
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