“Teramo, un disastro sociale”
Teramo – Il disfacimento economico della provincia di Teramo è un disastro sociale, un caso di portata nazionale sul quale occorre un iurgente e deciso faccia a faccia con il Governo. E’ quanto, per la CGIL, sostiene il sindacalista Giampaolo Di Odoardo, foto, che da anni si batte in prima linea sul declino sociale ed economico di un’area che fu tra le più vivaci una quindicina di anni orsono. Oggi i dati sono agghiaccianti: cassa integrazione in vertiginoso aumento, quasi 8,5 milioni di ore, e 11.000 lavoratori in bilico. “Molti di loro – per la CGIL – non hanno prospettive e non torneranno a produrre reddito. Per migliaia di famiglie ogni giorno c’è il problema di come fare la spesa e di come pagare le bollette”. Di Odoardo ritiene che la scelta regionale di creare 13 poli di sviluppo in Abruzzo sia sbagliata, visto che in Piemonte (regione molto più grande) ce ne sono appena 11. La Regione, evidentemente, non ha idee chiare sulla reale situazione e sceglie di burocratizzare ed erigere strutture che non porteranno benefici immediati e concreti. Il sindacato chiede a gran voce un incontro con il Ministro Passera, che deve essere sollecitato dalla Regione. La situazione teramana è definita dalla CGIL “di emergenza assoluta”.
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