Muti alla riapertura del Ridotto


teatro-esternoL’Aquila – COME NEL MONDO CLASSICO – Nella civiltà classica (Grecia e Roma successivamente nei secoli) ogni città aveva case, strade, mercati, palazzi pubblici, fogne, acquedotti e immancabilmente un teatro. Amiternum, città sabina romanizzata nei secoli, aveva un anfiteatro e un teatro. Nel mondo, dove i romani sono arrivati hanno costruito magnifici teatri, imitando quelli ellenici della Magna Grecia. Venti secoli hanno insegnato che non si cresce, e soprattutto non si rinasce da una distruzione, senza pensare ai corpi ma anche alle anime, o meglio ai cervelli, dando loro luoghi di cultura, di svago, di riunione. Obbedendo a questi principi, anche L’Aquila ha da oggi il suo spazio teatrale e musicale: il Ridotto del teatro comunale, 300 posti, strutture sicure e alta tecnologia per lo spettacolo. Altri spazi non ve ne sono, tranne l’auditorium della Guardia di finanza: tutto danneggiato o distrutto. Ben volentieri il mestro Riccardo Muti ha presenziato, questa mattina, alla riapertura del Ridotto, verso il quale si può andare a piedi, perchè contemporaneamente il sindaco ha consentito la riapertura delle strade circostanti e di piazza del Teatro. Accanto alla basilica di S.Bernardino, il cui campanile è crollato e la cui magnifica cupola avrà bisogno di importanti e difficili restauri.

STAMPA… SELEZIONATA – Con Muti hanno assistito alla cerimonia giornalisti stranieri (quelli locali neppure informati o invitati, pazienza…), autorità, i restauratori, il commissario Bertolaso, la presidente Pezzopane, il sindaco Cialente. Se la città non sa davvero come ci si comporta con l’opinione pubblica, di sicuro sta procedendo passo passo verso la rinascita. Forse sarebbe meglio che sapesse in giro per il mondo, visto che in tanti ci hanno aiutato. Ma pazienza, la paesanite aquilana non scomparirà facilmente.

PEZZOPANE – “Come dopo la guerra – nota la presidente della Provincia Pezzopane – grazie a personaggi come Nino Carloni, L’Aquila ricominciò a crescere dalla cultura, mi auguro che anche oggi si ripeta lo stesso miracolo; la presenza del Maestro Muti fa ben presagire. Così come l’inaugurazione del nuovo ridotto del teatro oggi e l’uscita del bando per l’appalto dei lavori al nostro conservatorio annunciato da Bertolaso che ringrazio per aver accolto le nostre insistenze. La Provincia ha voluto il Conservatorio in uno dei monumenti più belli d’Abruzzo e forse del mondo: il chiostro di Collemaggio. In molti ce lo hanno invidiato. Lì faremo in modo che torni, perché L’Aquila ha sempre vissuto di musica di qualità e da qui si può ripartire per tornare alla normalità. Una normalità certamente alta, quella che si svolge e si aggrega nei luoghi di cultura”.

GENTE A SPASSO – In città, oggi, molte persone a passeggio nelle strade riaperte, qualche pallido sorriso, qualcuno in bici, bambini scorrazzanti, voci, incontri, chiacchiere benefiche: il sangue riprende a scorrere lentamente nei tessuti. Di riaprire via Venti Settembre, come si era strombazzato nei giorni scorsi, il sindaco non parla: staremo a vedere.
Muti parlando del concerto di stasera (presente il capo dello Stato Napolitano) ha elogiato gli abruzzesi che suoneranno e canteranno nel coro. Ci saranno musiche anche di Verdi, ha detto il maestro. Verdi che “pianse e amò per tutti”, scrisse D’Annunzio. (Nella foto: Il teatro comunale dell’Aquila, fortemente danneggiato dal sisma. Oggi è stato riaperto al pubblico soltanto il ridotto, edificio moderno a sinistra della facciata, con 300 posti sicuri)


06 Settembre 2009

Categoria : Cultura
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