Alluvioni? Speriamo che non piova
Martinsicuro – Speriamo che non piova tanto… E’ questa la sostanziale conclusione di una riunione, promossa dal comitato civico, all’Hotel Lanca di Gaetano Cappelletti, a Martinsicuro, sul rischio alluvioni che il fiume Vibrata ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà per molti mesi ancora. Alla riunione, oltre al comitato, ai sindaci e a molti cittadini in apprensione, hanno partecipato due consiglieri regionali (Di Matteo e Di Luca) che dovrebbero avere a cuore le sorti del territorio teramano. Del resto, solo qualche settimana fa – in seguito ad appena 12 ore di pioggia ininterrotta – il Vibrata è tornato a gonfiasrsi a dismisura e a sfiorare la sommità degli argini e il soffitto delle arcate dei ponti, compreso quello che divide Martinsicuro da Alba Adriatica.
La soldi e progetti per interventi immediati, è emerso dalla riunione, non ce ne sono o se ci sono non bastano. Neppure progetti veri ci sono, se ne parlerà a primavera del 2013, se tutto va bene. In ore di chiacchiere, questo è il risultato concreto: un rinvio di molti mesi e una danza non per la pioggia, ma contro la pioggia. L’ultima alluvione sfiorata per pochi centimetri è del marzo 2011, quando di notte si transennarono i ponti, si chiusero strade, e l’allarme lungo il fiume suonava a distesa. Le acque portatono tonnellate di rifiuti sulle spiagge, e servirono soldi per ripulirle. Non accadde nulla di nulla, tant’è che oggi, ottobre 2012, si decide… un rinvio! Un anno non è bastato nappure a decidere cosa si debba fare subito, per aiutare il fiume a non fare danni: le case e le aziende restano sotto rischio esondazione, a centinaia. Un’allucinante capitolo della storia delle inerzie e incapacità estese e stratificate in questa regione di cartone, attiva e solerte solo prima di ogni elezione.
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