Marineria, la rabbia dilaga: manifestazione
Pescara – INCONTRO CON ALBORE E TESTA, MA LE PROMESSE NON BASTANO PIU’ – PESCE GETTATO PER TERRA DI FRONTE AI PALAZZI – Manifestazione di protesta della marineria che ha sfilato dal porto verso piazza Italia, per arrivare al palazzo della Prefettura e della Provincia e a quello del Comune. I contenuti di cassette di pesce sono stati riversati sulle scale e di fronte agli ingrsssi dei palazzi istituzionali. Grida, rabbia, e minacce di aggravare la protesta. Sono i primi fuochi che denunciano un clima di disperazione, oltre che di esasperazione.
I rappresentanti della marineria chiedono che il dragaggio del porto di Pescara cominci nel piu’ breve tempo possibile, considerato che il porto e’ bloccato dal mese di febbraio – a causa dei fondali insabbiati – e che da mesi non percepiscono un euro. Il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta e’ stato a Pescara nelle scorse settimane e ha annunciato l’avvio del bando per dragare 200mila metri cubi di fanghi (per un importo di 13 o 14 milioni di euro) ma a quanto pare l’intervento (la stazione appaltante e’ il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche) non comincera’ prima di dicembre, quando il fermo pesca sara’ terminato.
La marineria e’ allo stremo, non ritiene di poter attendere oltre, si sente presa in giro dalle istituzioni e chiede di accelerare al massimo i tempi perche’ i primi di dicembre hanno l’assoluta necessita’ di tornare in mare. Tra le sollecitazioni di armatori e pescatori c’e’ la moratoria da parte del Governo centrale, come quella concessa per il terremoto, e l’erogazione delle somme per la cassa integrazione.
Si sbracciano per esortare alla calma le autorità pescaresi, solo promesse accompagnate dalla parola “forse” e dai condizionali. Ad incontrare la marineria per tentare di rasserenare gli animi sono stati il sindaco Luigi Albore Mascia e il presidente della Provincia Guerino Testa i quali hanno spiegato che i lavori di dragaggio potrebbero partire intorno al 20 novembre, in modo da mettere in sicurezza l’imboccatura del porto, consentendo alla marineria di riprendere l’attivita’ agli inizi di dicembre. Si attende poi la firma del ministero dell’Economia e delle finanze per la cassa integrazione e la giunta comunale deliberera’ in giornata l’istituzione di un fondo solidarieta’ alla categoria da erogare entro il mese.
Sono stati presi contatti con la banca Caripe, poi, per far avere ai dipendenti degli armatori un prestito a condizioni speciali. Comune e Provincia – e’ stato assicurato – stanno lavorando in parallelo su tutte le questioni, anche con la Regione, e si attende una risposta in merito alla richiesta, gia’ avanzata, di una moratoria per la marineria. Armatori e pescatori, pero’, sono sul lastrico, non credono piu’ alle promesse delle istituzioni e sono pronti ad altre manifestazioni di protesta eclatanti, compreso il blocco dell’asse attrezzato come gia’ avvenuto in altre occasioni sempre per ottenere il dragaggio del porto. Non si esclude una manifestazione a Roma per far arrivare ai ministeri la disperazione di queste persone. Stamani una delegazione e’ stata ricevuta anche dal vice prefetto che ha assicurato di sollecitare i ministeri che stanno seguendo la vicenda affinche’ tutto avvenga nel piu’ breve tempo possibile.
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