Troviamolo, che l’Italia sia perbene come lui
L’Aquila – POCO CREDIBILE CHE I CARABINIERI NON TROVINO IL CLANDESTINO EROE – Il clandestino-eroe, un giovane marocchino, che a San Benedetto dei Marsi ha salvato una famiglia di tre persone finita con l’auto in un canale di irrigazione del Fucino, merita il premio Nobel. E’ quanto si legge stasera su Yahoo.it, in una notizia corredata dalla foto che riproduciamo.
Il giovane marocchino, al momento, non ha ancora un nome. Si ritiene che sia uno dei tanti stranieri, spesso clandestini, che lavorano nelle terre della piana del Fucino, per molte ore al giorno e sottopagati, senza che siano in molti a provare degli scrupoli di coscienza e di civiltà per tanta gente che viene “usata” ben sapendo che si tratta di clandestini, dunque persone sfruttabili e ricattabili.
Sarbbe un gesto di grande civiltà e di giustizia sociale rintracciare il giovane, regolarizzare la sua posizione e trovargli una sistemazione decente. E’ un vero eroe, ma se vogliamo risparmiare paroloni, è senza dubbio una persona coraggiosa, buona, generosa, che avrebbe diritto di vivere alla luce del Sole e decentemente in Italia. Sarebbe solo un ottimo esempio di come si dovrebbe essere, e raramente si è. Difficile credere che i carabinieri non siano in grado di trovarlo e che le autorità , se davvero lo vogliono, non siano in grado di aiutarlo e fargli capire che in Italia non ci sono soltanto ladri, sfruttatori, politici corrotti e altra gentaglia così. In Italia c’è anche gente perbene e, soprattutto, uno Stato perbene. Dimostriamolo anche a tutti gli altri. Non è detto che in Europa debbano rispettarci per i tagli sulle tasse e gli equilibrismi del governo Monti.
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