Grandi Rischi… (2): avv. Dinacci
L’Aquila – “Ci dobbiamo preoccupare non dei grandi assenti ma dei finti presenti. Bertolaso ad esempio e’ giustamente assente”. Lo ha detto nella sua arringa difensiva, l’avvocato Filippo Dinacci, legale di fiducia di Mauro Dolce e Bernardo De Bernardinis, entrambi imputati nel processo contro i sette membri della Commissione Grandi Rischi. Contrariamente a quanto sostenuto da altri colleghi difensori, come ad esempio Franco Coppi, legale di Giulio Selvaggi, (anche lui indagato), che nella scorsa udienza aveva definito Bertolaso “come il grande assente nel processo”, Dinacci ha evidenziato il proprio stupore nel vedere nascere un “processo che non doveva esistere” ed ha parlato di “sette cristi sui quali e’ stata chiesta una condanna perche’ e’ successo un evento”.
“Si sta chiedendo – ha aggiunto – la condanna sulla base di un giudizio probabilistico, peraltro molto improbabile. E questo non va bene. E’ impossibile per il giudice sulla base di una mera probabilita’ arrivare a una condanna, lo dice la legge”. Dinacci ha tentato di smontare la tesi dell’accusa affermando anche “che lo sciame sismico non e’ da considerarsi un precursore almeno 997 volte su 1000″.
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