Dai Comuni: Montesilvano
DI MATTIA COME UN TRENO – “Andro’ avanti spedito come un treno. Adesso basta pero’, si fanno troppe chiacchiere inutili sulla mia citta’. Lasciatemi lavorare e criticatemi sulle questioni concrete e non piu’ sul nulla del nulla”. Lo dice, riferisce l’AGI, il sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia, contestato piu’ volte dal suo insediamento ad oggi per i primi provvedimenti portati avanti, anche se esclude che ci sia una crisi politica in maggioranza. “Chi mi sostiene – dice – sa benissimo qual e’ la strada che voglio tracciare. Se vogliono continuare a camminare con me, bene, altrimenti lo si sappia da subito: a differenza di altri, non tratterro’ nessuno. Adesso pero’, basta parlare di crisi inesistenti, di polemiche inutili e sterili: parlatemi di Montesilvano e vi ascoltero’”. Rivolgendosi in particolare al segretario del Pdl Lorenzo Sospiri il primo cittadino dice che “sentir parlare di Montesilvano da parte di chi l’ha lasciata senza un soldo e con tanti problemi da risolvere, e’ davvero troppo e inopportuno. Per quanto riguarda la mia maggioranza, stia tranquillo perche’ andro’ avanti spedito”.
MARAGNO – Francesco Maragno, leader di “Democrazia e liberta’” al comune di Montesilvano, risponde al sindaco Attilio Di Mattia che mostra la massima sicurezza, esclude problemi in maggioranza e dice di essere intenzionato ad andare avanti. “Stando a quello che sta accadendo in commissione ed in consiglio comunale (con diversi consiglieri del centro-sinistra che votano contro la propria maggioranza) lo schieramento di Di Mattia non vive certo un momento di armonia – dice Maragno in una nota. Siamo felici di sapere che finalmente il sindaco vuole muoversi, perche’ Montesilvano ne ha veramente bisogno. Al tempo stesso gradiremmo sapere qual e’ la direzione intrapresa, da lui e dagli altri componenti della maggioranza. Non abbiamo ancora visto soluzioni tecnologicamente avanzate sui rifiuti cosi come promesso in campagna elettorale e siamo ancora in attesa di avere informazioni sui grandi progetti strategici del primo cittadino e sui fondi europei che aveva promesso di intercettare”.
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