Rapagnà: “Ritirate quei pdl…”
L’Aquila – Pio Rapagnà, Mia Casa Abruzzo, ha inviato al presidente Chiodi e ai presidenti dei gruppi consiliari regionali una lettera aperta: “Mi rivolgo a Voi a nome della Associazione Mia Casa d’Abruzzo e Vi chiedo il “ritiro” dei due “Progetti di Legge”, n. 428/12 di iniziativa della Giunta Regionale e n. 378/12 di iniziativa del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, ambedue attualmente in esame presso la 2^ Commissione e il Comitato per la legislazione, con i quali, ciascuno con diverse e confuse modalità, si intende stabilire criteri “nuovi” per il calcolo dei canoni e per la vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, copiati rispettivamente dalla Regione Lombardia e da altre Regioni del Nord Italia.
Saranno praticamente “raddoppiati” tutti i canoni, e in particolar modo alle fasce sociali più deboli ed ai nuclei composti da anziani e giovani coppie con ridotte capacità economiche.
Ciò viene proposto al solo fine di “aumentare” le entrate, senza “tagliare e ridurre” le uscite, le spese inutili e gli sprechi degli enti e delle strutture di gestione, per “coprire e sanare” i debiti delle 5 ATER e dei Comuni “poco virtuosi” della Regione Abruzzo, stabilendo, tra l’altro senza averne titolo e competenza legislativa, di procedere alla “urgente vendita” ai prezzi del mercato privato e speculativo, di una parte fondamentale dei circa 23.000 alloggi popolari ed ex-GESCAL, con atti legislativi e deliberazioni unilaterali di dubbia validità giuridica e amministrativa, che verranno inevitabilmente impugnati davanti alla Corte Costituzionale.
Come è a Voi noto, il Mia Casa d’Abruzzo, invece, si sta impegnando da tantissimi anni per ripristinare l’accesso al “riscatto graduale e sociale” da parte di quelle famiglie di lavoratori e pensionati che, con il loro risparmio e il loro sacrificio, hanno partecipato alla realizzazione “concreta” di un prezioso patrimonio abitativo pubblico, così come “incoraggiato e favorito” dall’art. 47 della Costituzione Italiana che recita solennemente: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione”.
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