Voce alle categorie: l’ing. Antonio Iorio sull’ “autonoma sistemazione”
L’Aquila – Come qualche lettore ricorderà , abbiamo negli ultimi due mesi dato voce a rappresentanti di varie categorie: avvocati, commercianti, docenti, ristoratori, imprenditori e altri. Molti hanno aderito alla nostra iniziativa. Alcuni esponenti, contattati perchè intervenissero sui problemi, non ci hanno neppure risposto, oppure promesso articoli mai arrivati. Oggi continuiamo a sentire le categorie. Per gli ingegneri, ecco l’intervento dell’ing. Antonio Iorio, che invita il Comune dell’Aquila a rivedere le modalità di comunicazione con i cittadini ed a non creare dell’inutile allarme sociale. Dice l’ingegnere Iorio: “Con nota ufficio stampa di codesto Comune, in data 5 settembre 2009, si rassegnano alcuni quesiti inerenti i contributi per la riparazione degli edifici ed il contributo di autonoma sistemazione.
Nell’ambito di detto comunicato viene esaminato, all’ultimo quesito, anche il contributo per autonoma sistemazione. La risposta al quesito dichiara che il contributo non spetta a coloro che posseggono un altro immobile, ai sensi dell’OPCM 3771 del 9 maggio 2009, nella regione Abruzzo.
E’ evidente che tale risposta non è coordinata con quanto è avvenuto, in fatto ed in diritto, in questi mesi circa la applicazione di detta OPCM 3754 che ha introdotto il contributo:
-il contributo di autonoma sistemazione è stato introdotto dalla OPCM 3754 del 9 aprile 2009 senza alcuna condizione se non quella che la casa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità ;
-la condizione di possesso di un altro immobile – (di qualsiasi natura e dimensione ?) – nella regione Abruzzo è stata introdotta dalla OPCM 3771 del 9 maggio 2009 in modo indiscriminato e discriminante rispetto a chi possiede immobili nel territorio nazionale e magari a distanze molto inferiori dai comuni del cratere;
-la Protezione Civile, in occasione del censimento del fabbisogno abitativo progetto C.A.S.E. – agosto 2009 – per le case danneggiate a livello E ed F o in zona rossa, ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande ed in particolare ha stabilito (riportato in estratto allegato alla presente) che hanno diritto a presentare domanda coloro che non posseggono altre abitazioni nei comuni che si trovano nell’ambito della mobilità quotidiana;
-il censimento di cui sopra risulterebbe completamente falsato ove la richiesta di autonoma sistemazione fosse subordinata alle condizioni della richiamata OPCM 3771;
-le persone che hanno provveduto autonomamente e che intendono provvedere autonomamente risulterebbero irrise e danneggiate (considerato che il contributo per la autonoma sistemazione è veramente inferiore rispetto a tutte le altre soluzioni – costi investimento, costi di manutenzione, costi di assistenza alberghiera, ecc.).
PER QUANTO SOPRA SI CHIEDE di rivedere il commento dell’Ufficio stampa del Comune in merito all’argomento nel senso che detto contributo compete comunque ad ogni nucleo familiare che ha provveduto alla autonoma sistemazione nei limiti economici fissati dalla OPCM 3754 e poi dalla OPCM 3797 del 30 luglio.
Si osserva infine che i comunicati del Comune di tale importanza, con grave allarme sociale, non dovrebbero avvenire attraverso l’ufficio stampa, peraltro non firmati, ma attraverso comunicati sottoscritti da responsabili degli Uffici o dal Signor Sindaco. Firmato: Antonio Iorio
ndr: condividiamo integralmente le osservazioni del nostro lettore e siamo sempre più convinti che a nulla servono le lacrime del sindaco se non a montare la rabbia del cittadino e a rendere sempre più irreale la gestione dell’emergenza da parte del comune. Segnaliamo anche che per la consegna delle domande dell’ordinanza 3789 (scadenza 18 settembre) per il risarcimento dei beni mobili e per il risarcimento per le conseguenze economiche sfavorevoli sono stati aperti più sportelli a seconda della lettera di concessione dell’indennizzo in diverse zone della città senza fornire indicazioni sulle lettere gestite da ciascuno sportello. a titolo informativo quello per i beni mobili  è aperto per sole due ore al giorno (11-13). E’ necessario fermarsi tutti e ripensare l’approccio al problema ricostruzione integralmente per evitare gravi conseguenze e ulteriori danni ai cittadini”. (Nella foto:<strong> Scuola della Finanza, per ora si comincia a “riabitare” lì dentro)
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