Province: “Se nevica chiudiamo le strade”
Chieti – (Foto: a febbraio 2012 fu così) – “L’inverno si avvicina a grandi passi e se non ci sarà uno stanziamento straordinario di fondi da parte del Governo le Province abruzzesi, in caso di abbondanti nevicate, si vedranno costrette a chiudere diverse strade perché non hanno soldi per intervenire e sgomberarle con gli uomini ed i mezzi adeguati che la situazione richiede. E non si possono mettere a repentaglio l’incolumità fisica degli automobilisti e dei pendolari. Particolarmente drammatica è la situazione della Provincia di Chieti che è sull’orlo del dissesto finanziario e non in grado di assicurare neppure la manutenzione ordinaria delle strade”. A lanciare il grido d’allarme è il Presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi nonché Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.
“Se non avremo risposte concrete non ci saranno alternative alla chiusura delle strade – dice il Presidente Di Giuseppantonio. Personalmente sottoporrò il caso al Prefetto di Chieti affinchè rappresenti al Governo la situazione di gravissima difficoltà in cui verremmo a trovarci. La sola Provincia di Chieti in occasione delle abbondanti nevicate dello scorso febbraio ha speso oltre un milione e mezzo di euro per fronteggiare l’emergenza, spese che il Governo aveva autorizzato, che noi abbiamo effettuato ed iscritto in bilancio salvo, dopo qualche mese, apprendere che il Governo ha messo a disposizione di tutte le Regioni un rimborso assolutamente inadeguato. La Provincia di Chieti, inoltre, ha subito negli ultimi anni tagli per 14 milioni di euro ai quali si aggiungeranno i tagli previsti dalla Legge di Stabilità 2013.
Purtroppo anche la Commissione Europea si è mostrata insensibile alle nostre richieste e così applicando parametri burocratici e amministrativi ha trovato il modo per non assegnare neppure un centesimo alle 11 Regioni italiane, fra cui l’Abruzzo, che avevano chiesto un aiuto per riparare i danni causati dal maltempo. Le Province, colpite ogni giorno da nuovi tagli nei trasferimenti da parte dello Stato e ignorate dalle istituzioni comunitarie, sono allo stremo – conclude il Presidente Di Giuseppantonio – e agli occhi dei cittadini finiscono ogni volta sul banco degli imputati: un ruolo che non possiamo più accettare e che ci costringerà , nostro malgrado, anche ad azioni eclatanti. Abbiamo il dovere di assicurare ai cittadini servizi efficienti, specie dei momenti di emergenza, ma non possiamo farlo con le casse vuote e nell’indifferenza generale”.
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