Cementificio, se ne sono accorti…
Pescara – Se ne sono accorti… Persino la politica dà importanza al problema. La Confcommercio di Pescara si rallegra con la politica. E’ ciò che esprime la Confcommercio in merito al problema della delocalizzazione del cementificio.
“Sono anni che la nostra associazione – dicono dagli ambienti della Confcommercio pescarese – sostiene la necessità di delocalizzare il “MOSTRO” cementificio da una collocazione che da sempre crea problemi gravi alla salute della popolazione dei comuni limitrofi alla struttura.
Pur se con colpevole ritardo, ci rallegriamo che la politica e l’intera opinione pubblica abbiano preso coscienza dell’enorme pericolo che incombe sulla collettività e abbiano convenuto su quello che la scrivente sostiene da sempre: il cementificio va spostato dall’attuale collocazione.
Occorre, infatti, porre rimedio alla mancanza di lungimiranza degli amministratori cittadini che decisero, tanti anni fa, di delocalizzare il cementificio, allora ospitato nella zona adiacente gli uffici dell’INPS, nell’attuale collocazione ad appena un chilometro in linea d’aria dalla precedente.
Un errore strategico che poteva essere facilmente previsto in quanto era evidente che la città avrebbe avuto necessità di espandersi e che la direttrice di sviluppo urbano avrebbe portato necessariamente verso l’immediato entroterra.
L’anomalia di oggi è figlia delle scelte miopi di ieri, ma a tale anomalia occorre porre rimedio in quanto non è più tollerabile che una simile struttura, continui ad esistere in una zona che è ormai ampiamente compenetrata nel tessuto cittadino.
Comprendiamo le ragioni della società Sacci – continua la nota – proprietaria dell’impianto, ma l’interesse assolutamente prioritario è e deve essere quello della tutela della salute pubblica e di una corretta strategia di sviluppo della nostra città.
Piuttosto, però, sarebbe opportuno che le forze politiche, collaborassero per venire incontro alle esigenze dell’azienda proprietaria del cementificio individuando un sito alternativo, sempre all’interno della regione, lontano da centri antropizzati ma logisticamente attrezzato dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi.
Auspichiamo, quindi che la Regione Abruzzo si adoperi con tempestività e senso di responsabilità per scongiurare il rinnovo dell’autorizzazione all’impianto di Via Raiale, visti i dati clamorosi sulle emissioni e sulla qualità dell’aria, e si attivi con eguale celerità per individuare il sito alternativo.
Si tratta di un appello doveroso a tutela della salute di tanti cittadini e nell’interesse dell’integrazione futura della zona su cui attualmente insiste il cementificio che può divenire un asse strategico di sviluppo della Val Pescara”.
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