ANCE: “Caro Carlea, non c’è un euro, e i ritardi nei pagamenti ci stanno soffocando”
L’Aquila – I COSTRUTTORI SONO VICINI AL COLLASSO, MA LA BUROCRAZIA RESTA MUTA – (Foto: Frattale, a sinistra, e Carlea) - “Egregio Provveditore, riceviamo dalle nostre imprese e trasferiamo all’ente che lei presiede alcune preoccupazioni in merito alla disponibilità di finanziamenti ed ai ritardi sui tempi di espletamento delle gare, nonché di pubblicazione dei bandi, dei molti edifici pubblici da recuperare nell’ambito della ricostruzione post sismica”. E’ la lettera che il Presidente dell’associazone costruttori ANCE Gianni Frattale ha inviato a Donato Carlea, Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche. Che, dal canto suo, non ha risposto nulla, almeno finora. Un ufficio tanto importante, quanto contrario alla comunicazione verso l’esterno.
L’ANCE sottolinea la problematica situazione legata ai Decreti 24 e 71 del Commissario, quelli sui monumenti e le opere prioritarie, che sta facendo registrare gravi ritardi nei pagamenti alle ditte che hanno già completato i lavori e sta bloccando ingiustificatamente sia quelli già in corso che la partenza dei nuovi.
“Questa situazione sta pesando notevolmente sulle spalle delle nostre imprese e sulle loro maestranze” lamenta il Presidente degli edili “considerando che anche dal lato della ricostruzione privata si sconta oggi l’azzeramento certificato del plafond della Cassa Depositi e Prestiti e la mancanza di un referente per la governance, in un passaggio di consegne che si è rivelato, per il momento, fortemente carente e sordo alle nostre esigenze. E a questo si aggiungono i ritardi di Comune e Provincia per il pagamento dei puntellamenti di messa in sicurezza e per le scuole”.
Al Provveditorato, che è soggetto attuatore per la ricostruzione degli edifici pubblici del cratere, l’ANCE provinciale riconosce il raggiungimento di alcuni risultati: gli edifici che ospitano la Corte d’Appello, le Facoltà di ingegneria ed economia, l’ex Isef, S. Bernardino ed il palazzo di giustizia. Ma oggi, tramite il Presidente Frattale, viene lanciato un allarme sullo stato di sofferenza delle imprese e delle loro maestranze ed al Provveditore Carlea si chiede di conoscere ufficialmente lo stato reale della ricostruzione pubblica e i problemi economici e procedurali che la ostacolano e rallentano.
“La nostra associazione, se necessario – conclude Frattale – si rende disponibile ad ogni forma di collaborazione utile a superare celermente l’impasse in atto, nell’interesse dei nostri iscritti ma anche dei cittadini e delle nostre famiglie che sempre più vedono allontanarsi la speranza di tornare a fruire dei centri storici, con i loro monumenti, uffici e sedi istituzionali, in tempi umani”.
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