Sviluppo, turismo e marketing


L’Aquila – “I FONDI CI SONO BASTA SAPERE PROGETTARE” – Scrive Vincenzo Vittorini, consigliere comunale: “L’Aquila che vogliamo, attraverso un dettagliato progetto-metodo, persegue da più di due anni un’idea di sviluppo multisettoriale della città nella convinzione che a L’Aquila un sistema economico stabile e competitivo è possibile oltre che necessario.
La sfida è quella di riuscire a integrare le risorse strategiche di cui disponiamo partendo prima di tutto da una ricostruzione funzionale e antisismica al 100%, che renda attrattiva la città per studenti, investitori, lavoratori e cittadini europei, tutti turisti a diverso titolo e quindi potenziali promoter della nostra città.
Come ha successivamente confermato l’OCSE, mentre si rende attrattiva la città (ma non si è ancora iniziato) anche con infrastrutture materiali e immateriali adeguate, si dovrebbero attivare – intercollegandoli anche istituzionalmente – i settori-cardine dello sviluppo.
Tra questi il settore turistico ha il pregio di essere complementare e funzionale agli altri.
Avere una mentalità orientata al turismo significa quindi creare i presupposti affinché ogni settore produttivo trovi substrato fertile e ulteriore slancio per lo sviluppo.
Questo perchè il turismo moderno è possibile solo se sussistono determinate condizioni di base:
Sicurezza che renda attraente e affidabile la destinazione turistica
Infrastrutture che agevolino la fruizione sia fisica che virtuale del territorio.

Formazione che attraverso l’Università si integri con la ricerca (per il turismo significa anche raccolta, analisi ed elaborazione dati quasi in tempo reale come si fa in Umbria) per rendere il sistema sempre al passo con i tempi.
Sport che generi flussi destagionalizzati ma che al contempo offra visibilità in eventi di prestigio.
Cultura come moltiplicatore di appeal ma anche beneficiaria di indotto del sistema turistico
Economia diffusa che sostenga l’ampio ventaglio di attività dell’indotto turistico come ad esmpio prodotti tipici, servizi, eventi, artigianato ecc.
Integrazione e servizi Sociali che consentano accoglienza e servizi anche ai cittadini svantaggiati e che aprano al contempo il sistema a nuovi mercati turistici. Al riguardo si veda l’esperienza virtuosa dell’Hotel Tritone a Trieste.
Decoro urbano e qualità dell’ambiente che sono il biglietto da visita da presentare all’arrivo di ogni visitatore ma che al contempo incentivano l’investitore, il magnate, il cittadino.
Generare visitatori soddisfatti è come disporre di innumerevoli Tour Operator che in giro per il mondo, promuovono la città nelle loro molteplici reti.

Se si vuole veramente perseguire lo sviluppo turistico del comprensorio aquilano lo si deve affrontare quindi con tecniche di sviluppo industriale.
L’errore che si potrebbe fare (e che si fa) è quello di non considerare il piccolo B&B, il piccolo produttore tipico, o la singola guida turistica come parte integrante di un sistema turistico complesso. Questo errore induce ad avviare imprese o politiche di investimento e promozione in modo avulso dal sistema al quale anche inconsapevolmente esse si riferiscono.
È così che si generano esperienze fallimentari poiché slegate fra loro e dal sistema turistico locale.
Per far si quindi che investimenti e azioni forniscano le risposte attese con maggiore probabilità non si può fare a meno di redigere e implementare un Piano di marketing territoriale.
Il marketing però non è da confondere con la promozione che a sua volta ne costituisce solo un aspetto (nel marketing mix). Si tratta in realtà di un insieme di attività orientate all’incontro più efficace di prodotto e mercato (offerta e domanda) che siano essi esistenti o addirittura solo potenziali.

La prima attività necessaria alla preparazione di questo incontro tra domanda e offerta è quella di analisi, sia del prodotto che del mercato, allo scopo di individuare i possibili punti di contatto e quindi le opportunità di successo.
Ovviamente oltre alle possibilità di successo ci sono anche quelle di insuccesso e la concorrenza, cose che vanno ugualmente indagate e analizzate per le considerazioni conseguenti.
Solo dopo questa fase conoscitiva ci si può avventurare con cognizione di causa alla implementazione di attività operative.
Al riguardo si consideri ad esempio che recentemente il comune di Monteriggioni (9000 abitanti) ha stanziato 150.000 euro per la redazione di un piano di marketing territoriale mentre a L’Aquila avremo in bilancio solo 100.000 euro per tutto il settore turismo comunale! In proporzione a L’Aquila dovremmo investire almeno un milione di euro!
La notizia è che i fondi ci sono. Basta PROGETTARE con efficacia.


11 Ottobre 2012

Categoria : Turismo
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