Un’alternativa possibile al “montismo”

L’Aquila – Scrive Alfonso De Amicis: “I provvedimenti del governo Monti stanno aggravando e aggraveranno la crisi del nostro paese. L’ossessione dell’inflazione, del pareggio di bilancio (approvato in costituzione) ha segnato di fatto la politica economica e monetaria per i prossimi venti anni. I provvedimenti in tema di pensioni, sanità scuola, stato sociale renderanno più povera la società italiana. Anche i cosiddetti ceti medi ne usciranno ulteriormente impoveriti. Se a tutto ciò viene sommato lo smantellamento dei pochi settori produttivi la marginalizzazione dell’intera nazione sarà irreversibile.
Ci vorranno anni e massicci interventi per risalire la china. Le misure economiche e finanziarie attute fin qui da questo Governo al servizio della Bce del fondo monetario internazionale oltre a non risolvere i cronici problemi italiani, ridisegneranno le gerarchie sociale aumentando a dismisura le differenze tra chi possiede e chi ha solo braccia e mente da “vendere”. Una regressione sociale economica e democratica forse mai visto. Insomma scaricano il modello neoliberista che è a l’origine di questa crisi su mondo del lavoro sugli studenti precari piccoli artigiani partite IVA. Ci vuole un nuovo modello di sviluppo basato sulla redistribuzione della ricchezza. Un modello sostenibile, nella qualità dei prodotti, su un nuovo modello energetico e di mobilità, su una forte solidarietà tra i vari soggetti sociali, altrimenti i disastri sociali ed ambientali si alimenteranno a vicenda.
Per tutto questo come promotori dell’appello “Mobilitiamoci per un’alternativa a Monti e al montismo” abbiamo organizzato un pubblico dibattito il giorno 11 ottobre presso il Tendone di Piazza uomo alle ore 17,00 con Giorgio Cremaschi e Maurizio Donato dell’Università di Teramo. Un percorso collettivo che sfocerà nella Manifestazione nazionale per il giorno 27 ottobre 2012, e auspichiamo nella costituzione di un comitato referendario unitario per il ripristino dell’art.18″.

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