…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) “Che cosa devo fare per avere la vita eterna?”, questa è la domanda da un milione di dollari che risuona nel vangelo di oggi. Una domanda che non è proprio fuori dal mondo perchè la potremmo anche tradurre come: che cosa devo fare per essere felice? Che cosa devo fare per concludere qualcosa nella mia vita? La risposta di Gesù è semplice: ama! Ama te stesso, la gente che c’hai intorno e Dio. L’unica cosa che ci rende felici è imparare ad amare. Ma qui la questione si fa più complessa, come faccio a decidere chi sono gli altri da amare? Perchè è chiaro quando è riferito a me o a Dio, ma quando si parla di altri, chi sono? Gesù racconta così la parabola del buon Samaritano. Due uomini dabbene (un sacerdote e un levita) passano indifferenti oltre un uomo prostrato al ciglio di una strada, invece un Samaritano si ferma e se ne prende cura. Il Samaritano ha capito che “gli altri” non sono quelli che tu scegli a tavolino nel caldo di casa tua. Gli altri sono quelli che non ti scegli ma sono realmente presenti davanti ai tuoi occhi. Se qualcuno c’è dentro la nostra vita, non è lì per caso. La sua presenza davanti a noi ci costringe a non andare oltre a imparare ad amarlo anche se non ha nulla di avvenete, di affascinante, di attraente. Non ci si sceglie il prossimo, si diventa prossimi di un Dio che ama nascondersi nella realtà e non nei nostri ragionamenti. (Tracce di Parola 8.10.12) luigimariaepicoco@gmail.com
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