Mascia si autosoccorre e rimane
Pescara – (ore 17,50) – (di S.L.) – La giunta comunale e il suo sindaco Albore Mascia sono salvi, ma per un soffio. Questo pomeriggio c’è stato l’attesa prova del voto, che ha dato un risultato striminzito: 17 favori a Pescara Parcheggi, 16 contrari. Praticamente il sindaco è salvo grazie al suo voto. Il sindaco aveva dato un ultimatum: o passa la delibera, o mi dimetto perchè non esiste più una maggioranza. In effetti, in origine la maggioranza era ben più consistente: aveva (ai bei tempi) ben 25 voti , almeno sulla carta. Oggi 17 sono appena sufficienti, e con un robusto soccorso dello stesso sindaco. Dunque, è ammissibile sostenere che il sindaco abbia ancora un sostegno convinto dal centrodestra o da quello che ne rimane a Pescara? In tanti pensano che Mascia non abbia vinto il suo braccio di ferro, ma se la sia solo (formalmente) cavata. In attesa delle prossime grane politiche.
Per il PD Di Pietrantonio, quella che ha votato non è una maggioranza vera, ma un’azione in extremis per “salvare delle poltrone”. Per Sospiri, del PdL, il sindaco è un consigliere comunale e dunque esprime come gli altri un voto: tutto regolare, tanto più che si tratta di una decisione amministrativa “senza un particolare significato politico”. Soddisfatto Mascia, che dice: “Era quello che ci si proponeva, andremo avanti per la consiliatura e faremo cose importanti”. Dubbiosi gli esponenti dell’UDC, che si sono fatti da parte, come si sono astenuti prendendo la distanze anche due esponenti del PdL.
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