Cinema, sexy Mila (con Orsetto) e danza stereo


(di Carlo Di Stanislao) – Si definisce una fashion addice, con un rapporto con la moda in fase di evoluzione. Nella vita di tutti i giorni sceglie un abbigliamento casual e comodo, ma nelle occasioni importanti non rinuncia a look di grande femminilità e glamour.
Secondo “Esquire” è la donna più sexy del mondo: una stella in ascesa nel firmamento di Hollywood, che però, a differenza delle colleghe, si tiene a distanza da scandali e gossip.
Mila Kunis, in questi giorni al cinema con “Ted”, l’orsacchiotto pestifero nato dalla mente di Seth MacFarlane, creatore dei “Griffin”, collabora da tempo alla serie animata per adulti, prestando la voce all’adolescente “sfigata” Meg e dichiara la sua vocazione distinta rispetto alla star system, dicendo che: “Molti di quelli che lavorano nel mondo dello spettacolo si lasciano influenzare delle critiche e si allontanano dalla loro vera natura – ammette l’attrice – Io invece ho separato le mie due vite: quando stacco dal lavoro stacco sul serio. Se permettessi ai rumors di entrare nella mia vita, perderei i valori che i miei genitori mi hanno trasmesso quello che veramente sono”.
Del resto Mila conosce il regista di Ted sin dall’adolescenza, essendo la doppiatrice da ormai 13 vanni della figlia della famiglia Griffin. Sicché quando MacFarlane le ha chiesto se voleva far parte della banda, lei ha subito risposto: “Non chiedo di meglio che recitare con degli amici”.
Così è diventata Lori, che deve dividere il proprio uomo con un orsetto di peluche, proiezione del doppio/alter ego femminile di Ted.
Sta ora ultimando le riprese del film “il grande e potente Oz” (Oz: The Great and Powerful), diretto da Sam Raimi, accanto a James Franco, Michelle Williams e Rachel Weisz, basato sul famoso romanzo di L. Frank Baum Il meraviglioso mago di Oz ed ideale prequel del film del 1939 Il mago di Oz di Victor Fleming con Judy Garland.
Nata a Černivci, in ucraina, da una famiglia ebrea, la Kunis all’età di sette anni si trasferì dall’Unione Sovietica a Los Angeles, a causa del forte clima antisemita sovietico. Nel 1992 il padre la iscrisse ad una scuola di recitazione, la “Beverly Hills Studios”, dove iniziò la sua carriera di attrice.
Nel 1997, all’età di 14 anni, partecipò all’audizione per il cast della sit-com That ’70s show e, nonostante il provino fosse aperto solo ai maggiorenni, riuscì a guadagnarsi la parte di Jacqueline “Jackie” Burkhart, che l’ha resa famosa al pubblico della televisione.
Subito dopo ancora tanta tv, e qualche apparizione cinematografica in Get Over It (2001) o nei panni della studentessa instabile di American Psyco 2 (2002). Poi l’esplosione dal 2008: la receptionist dell’albergo che permette finalmente al compositore televisivo di dimenticare la sua ex in Non mi scaricare di Nicholas Stoller; poi l’assassina in cerca di vendetta dopo la morte della sorella che affianca il detective interpretato da Mark Wahlberg (al loro primo incontro prima di Ted) in Max Payne di John Moore.
Successivamente alterna commedia e cinema d’azione, eroina seducente, ironica, pericolosa e ambigua. O figlia adottiva del tirannico capo dei sopravvissuti incarnato da Gary Oldman in Codice: Genesi (2010) di Albert ed Allen Hughe; per poi tornare sperimentare le ennesime variazioni nella commedia in Notte folle a Manhattan (2010) di Shawn Levy.
Dopo il Cigno nero e Amici di letto, la Kunis è in piena rampa di lancio, con scelte non scontate, rischiose e scommesse vinte; una donna bella e concreta, una che preferisce rimanere con i piedi per terra, in quanto: ” le persone spesso perdono di vista chi sono e diventano chi vorrebbero essere” e aggiunge che “se mi facessi prendere troppo dalla notorietà perderei di vista chi sono e quello che i miei genitori mi hanno insegnato, fino al punto di deluderli”.
Compagna di Ashton Kutcher, ex sposo-bambino di Demi Moore, è stata la rivale di Nalalie Portman (più sexy del mondo nel 2011) ne “Il cigno nero”, protagonista, accanto a Denzel Washington di “Codice Genesi” nel 2010 e poi della spiritosa commedia (2011) “Amici di letto” di Will Gluck, campione d’incassi in Italia, con oltre 3 milioni di euro.
Prima del flirt con Kutcher, dal 2002 al 2011, per nove anni, è stata fidanzata con il collega Macaulay Culkin, figlio di Patricia Brentrup e dell’ex bambino prodigio Christopher “Kit” Culkin, fratello degli attori Kieran, Dakota, Rory, Shane, Christian e Quinn, inrtprete di “Mamma, ho perso l’aereo” e dei vari seguiti, che, fra alti e bassi di carriera, nel 2010 è salito sul palco del Kodak Theatre di Los Angeles, alla cerimonia dei Premi Oscar 2010, assieme agli attori Matthew Broderick, Jon Cryer, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald e Ally Sheedy, per un John Hughes Tribute al regista John Hughes e, due anni dopo e dopo la separazione da lei, viene mostrato in alcuni scatti magro e sciupato, tanto da dar credito alle voci, per altro confermata da un suo amico intimo, che sarebbe in gravissime condizioni di salute, a seguito di un notevole abuso di droga e di antidolorifici, tanto da essere andato vicinissimo all’overdose in più di un’occasione.
Con la sua interpretazione ne “Il cigno nero”, Mila Kunis ha vinto il premio come migliore attrice non protagonista a Venezia 2010 ed è stata candidata sia agli Emmy che ai Golden Globe. Per quella parte perse ben nove chili, poi prontamente ritornati seduttivi e prorompenti, tanto da conquistare il ruolo di testimonial per la linea di borse Christian Dior; scelta ancora per la campagna pubblicitaria Autunno-Inverno 2012-2013, fotografata da Mario Sorrenti e con lo styling di Carine Roitfield , protagonista di scatti in bianco e nero ispirati alle dive degli anni 50, essenza del glamour e fashion old style, che lei incarna in modo insuperabile. Ed ora il podio più alto, fra le bellezze del mondo.
E tanto che mi trovo vi parlerò di “Ted”, il film nelle sale con Mila protagonista, un film controverso, una favola, dove i giocattoli prendono vita e con una linea narrativa è totalmente anticonformista, in cui, fiocca il politicamente scorretto e la volgarità, ma con un risultato finale che premia il suo anticonformista creatore. Per valutare il film non si può far altro che constatare che si ride sguaiatamente dall’inizio ad ogni scena e con lo “sversamento” di qualche lacrimuccia nel finale. Mila e Mark Walhberg sono perfetti e strepitosa la computer grafica.
Insomma un film spiazzante, esilarante ed innovativo e con una sexy-Mila davvero da sogno proibito.
Voglio anche aggiungere che, in questi giorni, non bisogna perdersi lo splendido 3D di “Street Dance 2”, un dance flick per chi non ne ha mai abbastanza di storie di riscatto, sfide e amore a passo di danza., con la ballerina Sofia Boutella (che ha lavorato con Madonna e Michael Jackson), seconda opuntata di una saga anglosassone che, esattamente come l’analoga serie americana di Step Up, è ormai diventata un vero e proprio fenomeno commerciale, complice anche il proliferare di numerosi talent show internazionali incentrati sulla danza.
Non per niente gran parte del successo del primo Street Dance 3D (uno dei maggiori incassi del 2010 in Gran Bretagna), oltre alla curiosità dell’effetto stereoscopico applicato alle coreografie, è da attribuire in massima parte al traino del talent show Britain’s Got Talent, da cui provengono alcuni ballerini del film come il vincitore George Sampson, e i gruppi Diversity e Flawless.
Realizzato come il primo dalla coppia di registi Max Giwa e Dania Pasquini, punta tutto sulla multiculturalità: all’inizio proponendo allo spettatore un tour europeo alla ricerca dei migliori ballerini da strada sparsi per il Vecchio continente, e in seguito concentrandosi su una “love story meticcia” che fonde culture e stili di danza differenti.
Valore aggiunto (alla bellezza delle coreografie, esaltate dalla eccellente stereoscopia), l’affascinante Sofia Boutella, ballerina franco-algerina dotata non solo di notevole talento, ma anche di una carismatica presenza scenica (basta citare il suo sensuale numero d’esordio dentro un ring di boxe). E se una come Jennifer Lopez è riuscita a diventare una star anche al cinema, perché lei non dovrebbe farcela, per poi, magari, ambire al ruolo di più sexy del mondo?
D’altra parte sono anni che Sofia è la ballerina più quotata a livello internazionale, la più richiesta per i video clip dei più importanti artisti e testimonial per grandi marchi internazionali.
Nota al grande pubblico grazie ai video di Madonna, aveva però fatto una breve comparsa anche nel film-documentario “This is It” (dietro le quinte dell’ultimo tour-show di Michael Jackson ma mai andato in scena).
Quella breve apparizione è bastò per metterla in luce tanto da essere scelta come assoluta protagonista del video clip “Hollywood Tonight” (vedi http://www.livestream.com/danzadancetv/video?clipId=flv_f7cfcba6-7392-485c-b70f-8023822f3172) , il primo vero e proprio videoclip girato dopo la scomparsa del Re del Pop.
Il suo primo film è stato il semi-sconosciuto film francese “Le Defi” (2002), in cui le i balla in modo eccezionale con una crew parigina. Successivamente è stata notata dal coreografo americano Jamie King che l’ha subito scelta come testimonial per il marchio Nike, nel 2005.


08 Ottobre 2012

Categoria : Cultura
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