Napolitano è per la città storica
L’Aquila – Il presidente Napolitano è per riedificazione della città storica, com’era, e per la rinascita del suo centro secolare. Niente quartieri dispersi, lontani, le new town come furono concepite tra anni e mezzo fa nell’emergenza, e come sono tuttora, ben 19 attorno all’area centrale ancora inabitabile. Non dovrà essere ricostruita una città esterna, ma adesso, ha detto fra l’altro il presidente, è stata imboccata la strada giusta.
Il Capo dello Stato, al suo arrivo all’Aquila per inaugurare l’auditorium realizzato da Renzo Piano, ha parlato con il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, il quale gli ha fornito molti elementi concreti dandogli conferma che ci sono adesso “prospettive serie di ricostruzione”. “Ho ricevuto dal ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca molti elementi concreti sui lavori in corso, sui finanziamenti decisi ed anche sulla ricostruzione privata e dovrebbero scattare nuovi contributi entro fine anno”, ha aggiunto il presidente della Repubblica.
Napolitano ha visitato la città più volte, fin da quando vi arrivò nei momenti drammatici, appena dopo il terremoto distruttivo dell’aprile 2009. Conosce bene la zona, e i suoi problemi. Sa che c’è sfiducia, c’è scoramento in chi dopo tanto tempo, la vera ricostruzione non la vede, perchè ancora non c’è. A questo si riferisce l’allusione precisa a nuove risorse che dovrebbero concretizzarsi, come ha detto il presidente, entro il 2012.
Benigni, arrivato da ieri con la moglie Nicoletta Braschi, parlando e scherzando con la torma di giornalisti che lo ha assediato appena dopo averlo visto arrivare da una stradina secondaria, ha detto che L’Aquila è “una città bellissima e che va ricostruita”. “Anzi, mi vorrei comprare una casa a L’Aquila”, ha aggiunto. Una battuta sull’auditorium di Piano: “Sembra costruito da un ragazzino”. Presenti anche l’ex sottosegretario Gianni Letta e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
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