Emergenza abitativa sempre più seria
Pescara – Il Mia Casa scrive: “Si è tenutala Conferenza Regionale del Mia Casa d’Abruzzo sulla Edilizia Residenziale Pubblica all’interno della “sempre più seria” emergenza abitativa, del diritto alla Casa per tutti e ad un canone veramente equo e giusto.
Alla Conferenza hanno preso parte 230 delegati provenienti da tutta la Regione in rappresentanza dei Comitati Assegnatari dei 23.085 alloggi pubblici, popolari ed ex-GESCAL attualmente affidati alla gestione delle 5 ATER di Pescara, Chieti, Teramo, Lanciano e L’Aquila, nella loro funzione di “enti strumentali” della Regione Abruzzo.
La maggior parte delle famiglie aderenti al Mia Casa d’Abruzzo sono assegnatarie di alloggi ex-GESCAL e tutte sono interessate al “riscatto graduale e sociale” delle loro attuali abitazioni, così come previsto dalla legislazione relativa alla Gestione Case per Lavoratori e come “promesso” da una classe politica col tempo diventata “smemorata” poiché concentrata a tutelare i propri privilegi e ad accrescere la propria ricchezza e anche le loro “proprietà”.
Gli alloggi costruiti con i contributi dei lavoratori (INA Casa e GESCAL) e già abbondantemente “ripagati” in tanti anni di versamento dei canoni da parte degli assegnatari aventi titolo, sono distribuiti nelle 4 Province e nei rispettivi Comuni, e cioè: L’Aquila: 2.874 alloggi in 78 Comuni; Chieti: 2.146 alloggi in 84 Comuni; Pescara: 1.556 alloggi in 26 Comuni; Teramo: 772 alloggi in 27 Comuni.
E’ stato denunciato a “chiare lettere” che la “emergenza abitativa” in Abruzzo esiste perchè è mancata una corretta gestione della Edilizia Residenziale Pubblica da parte degli ex-IACP, delle attuali 5 ATER e dei Comuni che, dichiarati ad alta tensione abitativa”, avrebbe potuto risolverla con i fondi ad essi trasferiti dallo Stato, e contribuendo a calmierare i prezzi degli affitti privati.
Nella sua relazione introduttiva il Coordinatore regionale Pio Rapagnà ha, tra l’altro, affermato: “ E’ scandaloso che coloro che non hanno mosso un dito negli ultimi 20 anni per dare una mano alla soluzione complessiva del problema della casa, adesso, con la scusa della emergenza abitativa, vogliano “cambiare” tutta la legislazione vigente in merito alla Edilizia Residenziale Pubblica, alle ATER, alla legge sui canoni e sulle vendite, al solo scopo di rilanciare il mercato speculativo privato ed a promuovere ulteriori edificazioni in zone di particolare pregio e nelle poche aree verdi ed appetibili ancora rimaste nelle nostre Città”.
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