CGIA: forte fabbisogno occupazionale – Ma spesso “sotto” prepotenze e sfruttamento


2393c9ffcd93db3e1L’Aquila – Commessi, addetti alle pulizie, contabili, muratori e camerieri: sono le professioni piu’ richieste dalle imprese italiane in questo anno cosi’ difficile dal punto di vista economico. Anche in Abruzzo, come dicono le cifre. E’ la classifica dal primo al quinto posto elaborata dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre che ha individuato per quest’anno un fabbisogno occupazionale pari a oltre 524.000 unita’. Il 28,6% di questo abbondante mezzo milione di nuovi posti di lavoro trovera’ un’occupazione nel Nord Ovest del Paese, il 28,3% al Sud, il 23,2% nel Nord Est e il 20% al Centro. In termini dimensionali, invece, sono le piccole imprese a fare la parte del leone. Nel 62% dei casi, infatti, sono proprio le realta’ produttive con meno di 50 addetti ad aver dichiarato che nel 2009 faranno ricorso a nuove assunzioni. “Nonostante la difficolta’ economica e l’aumento della disoccupazione – sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – il ruolo delle piccole imprese nel contrastare la crisi continua ad essere determinante anche al Sud”. Infatti, se analizziamo la classifica regionale sono le piccole e micro aziende la principale fonte di speranza per i senza lavoro. E al primo posto troviamo il Trentino Alto Adige dove addirittura l’81,6% delle nuove assunzioni verra’ assorbito nelle realta’ produttive che contano fino a 49 dipendenti. Seguono la Basilicata (80,9%), la Calabria (79,4%), il Molise (77,8%), la Puglia (75,8%) e l’Abruzzo (74,7%). “Al Sud – prosegue Bortolussi – sono le piccole imprese a farsi carico del maggior numero di nuove assunzioni. Mentre al Nord piccole e grandi realta’ produttive si spartiscono le assunzioni pressoche’ a pari merito con un primato piu’ o meno marcato per la piccola azienda. Ad eccezione della Lombardia dove la situazione e’ capovolta ed e’ la grande industria a farla da padrona attestandosi al 53,1% delle nuove assunzioni”.
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Ma a rendere ancor piu’ interessante l’indagine condotta dagli esperti della Cgia e’ l’approfondimento del tema occupazionale per macro area. Si scopre cosi’ che mentre al Nord e al Centro sono i commessi e gli addetti alle pulizie a guidare la classifica delle figure piu’ richieste, al Sud sono i muratori a condurre le fila, seguiti da commessi e da conducenti di mezzi pesanti e camion.
(Ndr) – I dati, come sempre, ritraggono una realtà fatta di numeri, e molto generica, perchè sono statistici e dunque i limiti sono ben noti. Altri, non chi li raccoglie, dovrebbero porsi delle domande: questi lavoratori come e quanto vengono pagati? Come, dove e con quali modalità vengono assunti? Il loro lavoro dà un minimo di prospettiva e di garanzia? Forse in troppi non sanno che, per esempio, una donna adibita alle pulizie spesso viene pagata con 300, 350 euro al mese (fortunata se li riceve tutti i mesi…), e così via in ogni settore. Occorre approfondire la realtà, il “sommerso” che non si denuncia per paura di perdere anche il poco che si ottiene, spesso non diciamo a quale prezzo. Poche parole per chi è intelligente…


05 Settembre 2009

Categoria : Economia
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