Parcheggi? “Punta di iceberg di incapacità”
Pescara – A NUDO LA DIASPORA DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE – MASCIA SI GIOCA IL FUTURO – (di Stefano Leone) – (Foto: Bruno e Core) – Inutile negarlo, l’attesa per il Consiglio comunale di lunedi pomeriggio in città è notevole. La giunta di Luigi Arbore Mascia si gioca il futuro della governabilità della città. Intuibile che, in un periodo nel quale stanno sotto sotto iniziando i giochi elettorali per la bagarre di primavera, ogni forza politica e ogni singolo politico o amministratore cerca visibilità spendibile, non è il massimo delle aspirazioni dover soccombere con una maggioranza che, dapprima appariva esorbitante ed ora soccombente. Nell’annaspare della maggioranza del Sindaco, le opposizioni spingono sull’acceleratore della contestazione per bruciare i tempi e tornare alle urne. Sulla vicenda che sta tenendo sui carboni accesi la maggioranza, il caso della partecipata Pescara Parcheggi, abbiamo pubblicato la pareri e pensieri di esponenti della maggioranza (tranne del Sindaco che comunque da noi interpellato, non vuole rilasciare dichiarazioni; il suo Ufficio Stampa lo fa per lui). Ora, sulla vicenda, diamo voce all’opposizione e lo facciamo ascoltando Giuseppe Bruno, già Assessore ai Lavori Pubblici nella seconda giunta D’Alfonso, ed ora all’opposizione dopo il suo passaggio alla formazione Fli.
- Bruno ci riassuma la situazione
“Due anni fa nacque Pescara Parcheggi come società alla quale fu demandato il compito di gestire i parcheggi nella nostra città. Il Comune è socio unico di questa società. E’ stato nominato un amministratore unico, (imposto da Carlo Masci, dunque, espressione di Pescara Futura) e la società deve corrispondere al Comune un canone annuale di 1milione e 800mila Euro. Questa società in un anno ha bruciato 20mila Euro di capitale sociale più 480mila Euro. In totale un buco di 500mila Euro; in qualsiasi parte del mondo, una società riesce a bruciare 500mila Euro, verrebbe messa in liquidazione, ed è quello che noi chiediamo”.
- E’ possibile che ora vi siate accorti che non è stata poi una mossa così azzeccata l’affidamento di un ruolo così manageriale a questa società?
“Si. Abbiamo rilevato che è stato un errore costituire questa società. Il debito ora va ripianato, non c’è dubbio, perché è vero che lo ha con se stessa ma di fatto è come lo avesse con il Comune. Tanto e vero che è stata predisposta una delibera di riconoscimento di questo debito pagandolo come debito fuori bilancio; dunque, ripianiamo questo debito, ricostituiamo il capitale sociale a 20mila Euro, facciamo svolgere il servizio a questa società nelle more di un bando pubblico. Riprevedendo negli accordi la corresponsione al Comune di un canone di 1milione e 800mila Euro. Aggiungo che, l’amministratore di Pescara Parcheggi, ha per iscritto inviato una nota al Comune dicendo di non poter svolgere il servizio corrispondendo un canone di 1milione e 800mila Euro ma, corrispondendo invece 1milione e 200mila Euro”.
- E’ stata esperita un’indagine di mercato per la verifica dell’esistenza di società che possano essere in grado di svolgere il servizio corrispondendo il canone voluto dal Comune?
“Assolutamente si. Attraverso una indagine esplorativa fatta dal Dirigente Trisi, ci sono società specializzate nel settore, in grado di svolgere il servizio corrispondendo il canone di 1milione e 800mila Euro. A questo punto è ovvio che nasce spontanea la domanda da parte dei consiglieri: perché ci si incaponisce a far svolgere il servizio ad una società che ti da, di fatto, 600mila Euro in meno all’anno?”.
- Quindi viene intuitivamente da dire che Pescara Parcheggi non riesce ad introitare quanto dovrebbe?
“Esattamente. Veda, prima il Comune introitava dal pagamento dei parcheggi circa 4milioni di Euro l’anno; in questo senso sono stati fatti i conti di previsione; ora, dovendo corrispondere 1milione e 800mila Euro di canone, 800mila Euro di Iva, cio che rimane è la cifra per stabilizzare i lavoratori più l’utile. Questi i conti di previsione che erano stati mantenuti anche con la società che, mantenendo la stessa capacità di incasso del passato, poteva andare bene. Il problema di Pescara Parcheggi è che non riesce a riscuotere quanto dovrebbe”.
- Perché?
“Secondo me per incapacità della società stessa; non ha un piano industriale, non ha un managemant, non ha un piano economico, in altre parole non ha professionalità. Pescara Parcheggi è nulla; è una persona, amministratore unico voluto e nominato da Pescara Futura quindi da Carlo Masci, non ha una sede, ha una stanza nei locali della nuova stazione ferroviaria e forse non ha neanche un computer. Si avvale, per riscuotere, di una trentina di collaboratori interinali che prende dalle agenzie interinali. Io mi chiedo dove è la professionalità?”
- Consigliere Bruno, quale è la soluzione che l’opposizione propone?
“Guardi, qui di chiacchere possiamo farne tante. La realtà è che qui esiste anche uno storico: se, faccio per dire, da via Nicola Fabrizi, abbiamo sempre incassato x più y ed ora incassiamo solo x, vuol dire che nella gestione c’è qualcosa che non va. La soluzione, ad esempio, è che ognuno deve fare il proprio mestiere; non ci si può inventare dall’oggi al domani gestori di servizi o quant’altro. Dunque questo è il dato amministrativo, d’altronde, da quando è nata questa Giunta nella quale io facevo parte della maggioranza, ha del malcontento all’interno per il modo di amministrare la cosa pubblica. Solitamente le persone passano, trasmigrano dall’opposizione alla maggioranza. Se accade il contrario, come nel mio caso o nel caso di altri, qualcosa vorrà pur dire. Vuol dire che c’è una incapacità amministrativa poiché il coagulo di una maggioranza è una buona amministrazione”.
- Cosa significa l’esperienza di Pescara Parcheggi?
“Il caso specifico sta a incarnare proprio l’esatta incapacità di questa maggioranza nella gestione di un’amministrazione che tutto sembra meno che buona”.
- Bruno senza voler guardare dallo spiraglio della finestra in casa d’altri, come vedete dall’opposizione la posizione assunta dall’UdC?
“Veda, ci sono atti fondamentali, per una amministrazione che sono ad esempio una variante al piano regolatore, atti propedeutici al bilancio, sono atti politici verso i quali ci deve essere quel vincolo di appartenenza alla maggioranza. Ci sono poi atti che riguardano il programma elettorale che, per alcuni versi anch’essi hanno una valenza di appartenenza al vincolo di maggioranza. Il caso di Pescara Parcheggi non è ne un atto politico ne un atto facente parte del programma elettorale dunque, i consiglieri è giusto che leggano le carte e votino secondo coscienza. Tant’è che l’Udc ha votato contro. Ora sarebbe gravissimo e veramente da giustificare, non solo all’opinione pubblica ma anche in altre sedi, un’eventuale cambio di votazione. Se dovesse accadere ciò, l’Udc dovrebbe giustificare, come nel giro di una settimana, abbia cambiato idea; questo non solo dovrebbe giustificarlo con la gente ma in tante altre sedi. Peraltro , anche ciò che ha detto il Sindaco quasi a modo di minaccia o di estorsione del voto dicendo: – …se non ho 21 voti vado a dimettermi e vi mando a casa -. Questa è una minaccia e un ricatto perché veramente va ad incidere fortemente sulle coscienze di chi deve votare”.
- Bruno, alla luce di tutto questo, perché e chi vuole salvare a tutti i costi questa partecipata?
“Due sono le persone che premono per questo salvataggio, che sono le persone che poi di fatto hanno creato e inventato questa società, sotto l’aspetto politico questo è un capriccio di Pescara Futura che ne ha individuato anche chi la amministra, sotto l’aspetto amministrativo, invece, il Direttore Generale, Stefano Ilari, ha redatto tutto ciò che bisognava redigere per creare questa società quindi la sente anche come sua creatura. E’ chiaro che questo sarebbe un nuovo fallimento per questa maggioranza e si tenta in ogni modo di salvare “capra e cavoli” arroccandosi su posizioni non condivisibili”.
Oggi è domani saranno giorni di fibrillazione, dunque, a Pescara e due sono le situazioni che tengono banco in città: l’attesa per il consiglio comunale di lunedi pomeriggio con un weekend nel quale colloqui, telefonate e conversazioni si intrecceranno fra loro e le ansie derivanti da problemi di sicurezza sull’incontro di calcio Pescara – Lazio di domani. Niente male!
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