Auditorium Piano: febbrili pulizie, vip, invitati e l’offensivo “recupero de ju lattaro”


L’Aquila – (Foto: i velocissimi lavori per l’auditorium sono terminati) – Scrive Franco Taccia: “Gia’ parlare di post sisma da fastidio perche’ son passati 3 anni e 7 mesi, durante i quali, a rischio di sembrare ingrati (ma di cosa e per cosa si dovrebbe essere grati ed a chi?) o pessimisti all’eccesso, non e’ stato fatto quasi nulla per il ritorno a qualcosa di simile alla normalita’. E poi, voila’, eccoti l’auditorium. E che vuoi di piu’ dalla vita? Escluso l’amaro della nota pubblicità, che’ di amaro ne abbiamo le scatole piene, vorremmo ad esempio che il parco del castello che oggi brulicava di addetti, alla pulizia, al taglio dell’erbaccia ecc. fosse pulito sempre e non perche’ viene il presidente della repubblica con relativo seguito di presidenti di tutto cio’ che c’è da presiedere, con tutte le scorte possibili per tutto cio’ che c’è da scortare e con tutti quelli che entreranno a sbafo.
Con un’ennesia brutta figura, come al solito, quella segnalata dal dott. Vittorini, alla quale si cerca di mettere riparo con lo stile abituale, tipo “ju recupero de ju lattaro”. C’è solo il rischio che 250 posti non bastino per ospitare tutti e mi meraviglia che a nessuno sia venuto in mente chesso’, un mega schermo appiccicato sulle mura della Fortezza Spagnola, con relativo WC chimico a mezzo metro dalla stessa, tanto per ingentilire il panorama. E poi quella che a mio avviso è la cosa piu’ fastidiosa. In mezzo a centinaia di alberi gia’ pronti a cadere, a cordoli di cemento scriteriatamente posti a contornare le aiuole e puntualmente saltati per la forza della natura che grazie alle radici degli alberi li ha scalzati dal loro posto, a pezzi di muro di cinta ancora sbriciolati, eccoti il miracolo: davanti al dono della provincia di Trento due o tre aiuole in via di sistemazione, con tanto di erba tipo stadio olimpico (quella in rotoli per capirci) in via di collocazione e miracolo dei miracoli, anche qualche alberello con tanto di targhetta con nome, cognome ed indirizzo, per la serie ”le pulizie di Pasqua” quando nelle case per accelerare i tempi vista l’imminente visita del prete, si buttava la polvere sotto i tappeti.
Ora sono proprio curioso di vedere il ritmo delle pulizie dopo che tutti gli ospiti saranno ripartiti per Roma. L’Aquila insomma sempre nei panni di Cenerentola, solo che alla fine questa incontra il principe azzurro mentre L’Aquila rimane in ciabatte e con le pezze al sedere. Fino alla prossima serata sotto i riflettori, quando arriveranno nuovamente le autorita’, magari da un’altra parte visto che l’auditorium sta in Castello solo “provvisoriamente”.


06 Ottobre 2012

Categoria : Cronaca
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