Petrilli: “Ecco cosa ho fatto”


L’Aquila – SOLIDARIETA’ DA CONSIGLIERE SOCIALISTA – Scrive Giulio Petrilli (foto): “Alla luce della pubblicazione delle motivazioni con le quali i magistrati del Tribunale dell’Aquila hanno condannato il sottoscritto per abuso d’ufficio ad otto mesi di carcere, quando era Presidente dell’Aret (Azienda regionale edilizia e territorio), ribadisco la mia innocenza che spero venga riconosciuta dai giudici della Corte d’Appello. Ho semplicemente stabilizzato cinque persone, indispensabili per la funzionalità dell’Ente, in prevalenza giovani ingegnere a 1050 euro al mese. In più ho ridotto i costi del Direttore, figura obbligatoria per l’Ente, portando la retribuzione da 110 mila euro annue a 39 mila annue.
Erano misure urgenti e necessarie per far recuperare funzionalità all’Ente, invertendo la rotta delle consulenze esterne, tanto che si stavano vedendo grandi risultati soprattutto nel campo dei finanziamenti europei.
Quindi la mia la considero una scelta produttiva e vantaggiosa per L’Azienda.
Quando ho preso i provvedimenti contestati ero in regime di prorogatio e quindi correttamente al termine di ogni determina presidenziale scrivevo che il provvedimento era immediatamente eseguibile, ma andava ratificato nel futuro consiglio di amministrazione.
Per ultimo, la considerazione sui miei precedenti penali, che hanno indotto i magistrati a non concedermi né le attenuanti generiche , né la condizionale, ribadisco che per le svariate denunce avute dall’età di diciassette anni in poi: manifestazioni non autorizzate, blocchi stradali, scontri tra opposte fazioni politiche ecc. ho avuto la completa riabilitazione dal tribunale di sorveglianza de L’Aquila. Inoltre ho scontato ingiustamente ben sei anni di carcere speciale per il reato di partecipazione a banda armata con funzioni organizzative, per essere poi assolto con sentenza definitiva della Cassazione nel luglio 1999″.

SOLIDARIETA’ – Il consigliere comunale socialista Antonio Nardantonio (foto) scrive. “Esprimo la più ferma solidarietà a Giulio Petrilli, condannato ingiustamente a otto mesi di carcere, per aver stabilizzato dei precari, quando era Presidente dell’Aret.
Conosco Giulio da tanti anni e insieme abbiamo condiviso tante battaglie politiche per la difesa dei più deboli, dei lavoratori. E’una persona generosa e altruista ed è incredibile che in un periodo in cui si vedono malefatte e ruberie di tutti i tipi, ci si accanisca verso una persona onesta e vera come Giulio Petrilli. Spero che nei giudizi successivi i magistrati sappiano rivedere questa sentenza ingiusta. Auguro a Giulio di mantenere sempre la sua serenità e energia politica che serve tanto anche in questo momento difficile della nostra città”.


05 Ottobre 2012

Categoria : Cronaca
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