Auditorium “emblema della precarietà”


L’Aquila – “Le dichiarazioni dell’architetto Renzo Piano rilasciate all’Espresso della scorsa settimana, sono purtroppo la conferma di quello che abbiamo sempre pensato sulla realizzazione dell’auditorium al Castello”. Lo afferma il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis (foto). “Piano – puntualizza De Matteis – nota e riferisce con rammarico che l’auditorium, rispetto alla sua idea iniziale di ricostruzione, sia solo un ripiego. Ma l’aspetto piu’ inquietante e’ che all’Aquila, la sua idea iniziale sia stata fermata dal Sindaco Cialente e da Lorenzo Dellai (il Presidente della Provincia di Trento, ndr). Oggi – osserva De Matteis – ci troviamo, attraverso una singolare delibera della Giunta comunale, di fronte alla realizzazione di un’opera definita ‘temporanea’, costata 6 milioni di euro, che poggia su fondamenta in ferro e cemento per diversi metri, in un luogo in cui gran parte della citta’ non si riconosce.
Queste modalita’ di scelta – continua il Vice Presidente – legate a provvisorieta’ e scarsa lungimiranza, fanno si’ che una struttura di questo tipo diventi l’emblema della precarieta’. Se poi aggiungiamo a questo il numero assai ridotto di posti disponibili, oltre che precaria, diventa pure un corpo estraneo nel tessuto sociale della citta’. In realta’ il concerto, e gli inviti al concerto, sono soltanto elementi che hanno evidenziato i veri problemi legati a quest’opera. Questa amministrazione comunale, che naviga a vista ormai da tempo, ha contribuito a confermare, cosi’ come sottolineato da Renzo Piano, una ricostruzione confusa, precaria e senza una vera strategia per il futuro”.


05 Ottobre 2012

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