Incidente… in casa, vigili del fuoco tenuti all’oscuro: ferma protesta dei sindacati
L’Aquila – I coordinamenti locali dei sindacati dei vigili del fuoco (Conapo, CGIL, Uil, Consal) hanno inviato una ferma protesta al comando aquilano, e alle autorità nazionali del corpo, e alle centrali sindacali delle sigle che rappresentano, in seguito ad un inquietante episodio da loro stessi rivelato: “Operazioni preliminari alla demolizione della vecchia sede del Comando Provinciale
dei Vigili del fuoco dell’Aquila. Rottura accidentale di una tubazione dell’impianto termico a olio pesante
verificatasi nel corso dei lavori del 3 ottobre 2012 – Richiesta chiarimenti. Le scriventi hanno appreso dagli organi di informazione dell’incidente , verificatosi nel pomeriggio del giorno indicato.
Nello stigmatizzare la condotta della S.V. che, anche in questo caso come ormai prassi consolidata, non ha
ritenuto di informare le scriventi, queste OO.SS., preliminarmente, informano che chiameranno l’Ammistrazione a rispondere di eventuali problemi che dovessero insorgere, anche a medio-lungo termine, alla salute dei lavoratori in conseguenza dell’aria negli ambienti di lavoro resa irrespirabile dalle esalazioni
dei liquidi accidentalmente fuoriusciti che giacciono sversati nella vecchia autorimessa della Sede centrale.
In considerazione che, da quanto si è appreso, nella circostanza si sarebbe verificato dello sversamento di
oli esausti, nell’evidenziare quanto disposto dal Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22 e ss.mm.ii., le
scriventi chiedono di sapere, con l’urgenza che il caso richiede, se e quali provvedimenti siano stati posti in
essere al fine di mettere in sicurezza il sito e limitare al minimo il riversamento nel sistema di raccolta urbano
delle acque meteoriche della zona interessata.
Si chiede inoltre di sapere in regime di quale istituto stesse operando il personale vigilfuoco, con quali mezzi
e sotto il coordinamento di quale figura professionale, nonché gli eventuali provvedimenti cautelativi,
preventivamente posti in essere, al fine di ridurre al minimo i rischi cui il medesimo era esposto.
Per quanto sopra esplicitato, nel sollecitare l’immediata rimozione dei liquidi e la bonifica dell’area
interessata dallo sversamento, si resta in attesa di riscontro formale da parte della S.V. non oltre sette giorni
dalla data di ricezione della presente, decorsi i quali queste OO.SS. si vedranno costrette ad informare gli
organi competenti al fine di fare piena luce su quanto accaduto, nonchè a tutela dei lavoratori di questo
Comando”.
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