Auditorium, pasticcioni a tutto campo


L’Aquila – Il consigliere comunale Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila, foto) scrive: “Il 7 ottobre si inaugura l’Auditorium al Castello alla presenza del Presidente Napolitano. Visto l’esiguo numero di posti disponibili, circa 250, già dalla scorsa settimana avevo auspicato che non fossero per la maggior parte occupati dalle varie autorità ma si desse il massimo spazio ai cittadini. Mi sembrava il modo migliore per celebrare un momento di rinascita, al di là delle valutazioni sull’opera ormai pronta, e mi pareva quindi significativo condividere quel concerto tra tanti cittadini e non con la “solita cerchia dei pochi fortunati” che a vario titolo, dal politico al presidente di qualche associazione fino a quelli che “conoscono qualcuno”, avranno invece accesso quasi esclusivo.
Ho ricevuto poi in questi giorni, in quanto consigliere comunale, un invito dal Comune. Non andrò visto che a rappresentare l’Amministrazione ci sarà già il Sindaco e di sfilate di assessori, consiglieri, generali, notabili e compagnie cantando se ne potrebbe senz’altro fare a meno. P.S. -Dal Comune mi avvisano che il posto a me destinato sarà occupato da un giovane studente del conservatorio. Buon ascolto”.
(Ndr) – Ci sarebbe apparso strano che L’Aquila sapesse organizzare una cerimonia così significativa in modo corretto, trasparente e non confusionario e arruffone. Avevamo ragione: un autentico assalto alla diligenza, un corri-corri incredibile, una provincialata vergognosa. Per quanto ci riguarda, risulta che alla stampa (o almeno a parte della stampa, forse quella meno amata) non è pervenuto neppure un comunicato o un invito a seguire (magari da fuori) la giornata. Meglio così, vuol dire che chi tira i fili pensa che la stampa non sia necessaria. Le autorità invece sì. Dal canto suo, la stampa pensa che delle cerimonie e delle chiacchiere si possa fare agevolmente a meno: tanto, in cronaca, non le legge nessuno…
Purtroppo gli eventi e il tempo hanno cambiato, anche dolorosamente, la città. Per quanto riguarda l’assetto del palazzo e delle sue assimilazioni a vari livelli, invece, nulla è cambiato. Speriamo che il presidente Napolitano non venga a sapere di questi pasticci. Fumantino com’è potrebbe anche farsi un’idea non proprio elogiativa della città che ha visitato e visita con tanto affetto
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04 Ottobre 2012

Categoria : Cronaca
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