Case e piastre, che confusione


L’Aquila – Corrado Ruggeri del MPS scrive: “La Protezione Civile parla di nuove piastre per ulteriori 500 abitazioni, il Sindaco invoca invece case mobili su ruote, ma non dice dove vanno posizionate, né minimamente fa alcun accenno all’urbanizzazione di tali aeree, perché è lampante che, anche se hanno le ruote, esse necessitano di allacci alla rete fognaria, a quella idrica, elettrica, metanifera, di viabilità e quant’altro.
Nessuno si sbilancia su date certe. Nessuno porta conteggi e numeri certi
Nessuno fa riferimento alle case di categoria A che è l’unica soluzione, a portata di mano e di immediata utilizzazione, per una drastica riduzione dei senza tetti.
Abbiamo chiesto a gran voce, una settimana fa di fornire ad ogni famiglia l’indicazioni circa la loro ipotetica futura destinazione abitativa unitamente alla data orientativa di insediamento.
Si è capito o no che queste famiglie necessitano di un risposta in tempo reale? E certamente non per creare problemi alla pubblica amministrazione, ma perché devono fare le scelte per i figli da mandare a scuola, e per il loro lavoro.
Se non si è in grado di dare queste risposte lo si dica apertamente.
Che i numeri non sarebbero tornati noi lo diciamo da maggio, ma non abbiamo mai avuto risposta. Ora basta con il gioco delle 3 carte.
Ci sono centinaia se non migliaia di appartamenti sfitti. Si requisiscano immediatamente, siamo già fuori tempo massimo.
Si parla di Giunta allargata: ma da una parte si chiede l’azzeramento, dall’altra solo un allargamento cose non conciliabili visto che nascono da posizioni diametralmente opposte. Se il Sindaco non condivide l’azzeramento inutile ciurlare nel manico.
Il Sindaco dia una volta tanto una riposta chiara.
Noi ribadiamo la nostra posizione: no a strapuntini affaristici di giunta o ad inciuci di per se già inconcepibili in tempi normali, ma assolutamente deleteri in periodi disastrosi. No a posizioni non chiare. No a nomine fatte all’insaputa di tutti.
Si a un coinvolgimento dell’intera città, e non delle sole forze politiche o partitiche, ad un serio programma di ricostruzione. E quando parliamo della città intendiamo anche le forze produttive, economiche, finanziarie, ordini professionali, università ecc.”.


04 Settembre 2009

Categoria : Politica
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