La doppia morale tagliattiana nel PRC
Chieti – (di Isidoro Malandra) – Dimissioni, dimissioni! Le chiede Ferrero nei confronti di De Gennaro. Nel 2008 De Gennaro (foto) era ottimo, secondo Rifondazione, per fare il commissario straordinario per i rifiuti a Napoli: “questa prova difficile a cui è stato chiamato ora, può riscattarlo sul piano della professionalità” (G. Russo Spena) – T. Sodano prende le distanze da quanti nel suo partito, come Francesco Caruso, Haidi Giuliani ed Elettra Deiana, hanno criticato la scelta ricordando la gestione del G8, e afferma: «sono posizioni individuali che io condanno e critico. Da parte nostra c’è un giudizio critico sulla gestione del G8 di Genova ma questo non c’entra nulla con l’emergenza di oggi. Ora c’è massima collaborazione. Il mio partito è al fianco del nuovo commissario”. Ora. Cioè quando Rifondazione era parte dell’ormai morente Governo Prodi (quanta lungimiranza!). Abbaiare quando si è all’opposizione, conservare lo status quo quando si è al governo. Perché, va bene la rivoluzione, ma il partito viene prima. Vengono prima le piccole e piccolissime rendite di posizione, le piccole e piccolissime rendite di potere. Secondo la stessa logica (quando siamo in maggioranza approviamo ciò che contestavamo dall’opposizione) in Abruzzo Rifondazione si è accordata col Pd sulla legge rifiuti. Sì alla produzione di CDR (combustibile da rifiuti, da bruciare nei cementifici abruzzesi) e sì agli inceneritori, ma solo dopo aver superato la soglia del 40% di raccolta differenziata. Sdoganati gli inceneritori, bastava abbassare la soglia ed il gioco era fatto. E infatti ci hanno provato subito quelli del centrodestra, subentrati a Del Turco. Oggi sono sotto processo i vari Di Stefano, Venturoni, Tancredi, Di Zio. Secondo l’accusa, quest’ultimo avrebbe elargito contributi al centrodestra in cambio dell’abbassamento della soglia del 40%. Ma contributi da Di Zio ne avrebbe ricevuti anche il centrosinistra. In cambio di cosa? Dalle intercettazioni risulta che Di Zio veniva informato in tempo reale di ciò che si decideva in Regione. Da Franco Gerardini, Dirigente Settore Rifiuti Regione Abruzzo, a sua volta indagato per abuso d’ufficio in altro procedimento per aver favorito un’azienda appartenente alla Deco di Di Zio. Gerardini, ex sindaco e parlamentare PCI. A suo tempo proposi ai dirigenti del PRC di chiederne le dimissioni. Sebbene non fosse indagato, non era certo normale che un Dirigente regionale avesse un filo diretto con il monopolista dei rifiuti in Abruzzo. E d’altra parte, sostenevo, se si vuole rimuovere il marcio che c’è in Regione bisogna cominciare da direttori e dirigenti buoni per tutte le stagioni. Ma come si fa a chiedere le dimissioni dell’uomo nominato da Del Turco e confermato da Chiodi quando ci si accinge a supplicare il PD di tenere Rifondazione in coalizione nel 2013? Per il partito della presunta sinistra radicale, ovvero per il suo ceto politico, eleggere è la ragione di vita, anzi di sopravvivenza. Anche a costo di fare il palo (inconsapevole?) per la banda dell’Ortica.
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