Autonoma sistemazione, cos’è cambiato?


Chi ne ha diritto, riceve l’autonoma sistemazione con ritardi di mesi. E’ questa la sostanza, leggendo note politiche e proteste di cittadini sui giornali. Esattamente come quando era Chiodi a pagare, e pagava in ritardo. Ora è il comune, e che cosa fa? Paga in ritardo. Cos’è cambiato? Assolutamente niente, la sola differenza è che ora i politici aquilani non possono prendersela più con Chiodi, perchè è sceso di sipario sul teatrino delle polemiche quotidiane, specie tra il sindaco aquilano e l’ex commissario.
Niente amaro in bocca. Più di quello che mastichiamo, da cittadini italiani e abruzzesi, ormai da anni e anni, non possiamo sopportarne. La vita è già amara di suo, ci manca un’aggiunta… Incomprensibile come e perchè certi meccanismi che dovrebbero essere automatici, si blocchino in continuazione. Bisogna pagare qualcosa, perchè non si paga in tempo e nel modo dovuto? Banale osservare che se non paghiamo le tasse in tempo, Equitalia ci sbrana vivi, mentre nessuna Equitalia sbrana gli enti e le istituzioni che tardano a dismisura, scandalosamente, ad ogni scadenza. Conclusione: viviamo in un paese rattoppato, ingiusto, pasticcione, insensibile, poco democratico, fanfarone negli annunci e nell’autoesaltazione. Ma pagliaccio nella realtà. Quante volte l’abbiamo detto e l’hanno detto tanti altri? Avete mai sentito un politico, un presidente, un sindaco, un capoccia qualunque annunciare: “Abbiamo individuato i responsabili degli ingiusti ritardi. Saranno licenziati”. Oppure dire solennemente: “Ebbene sì, è colpa mia, mi assumo la responsabilità del disservizio, e mi dimetto”. Tranquilli: non sentirete mai niente del genere. Ecco perchè l’Italia è da rifare, partendo dalle fondamenta. E se non si rifà, è anche colpa nostra, dei cittadini, che alla fine ingoiano qualsiasi rospo. Quindi…



02 Ottobre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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