Semeraro: poeta, scrittore, archeologo
Paganica – (di Goffredo Palmerini) – Si è conclusa con successo la Giornata di Studi tenutasi a Paganica, popolosa frazione dell’Aquila, nell’ambito delle “Giornate Europee del Patrimonio 2012”, per ricordare a 20 anni dalla scomparsa Angelo Semeraro (Sulmona, 1906 – L’Aquila, 1992), letterato e archeologo. L’iniziativa, sotto l’egida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo e della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, ha visto la partecipazione ai lavori di studiosi e autorità, oltre che di un pubblico attento e partecipe. Dopo il saluto portato al convegno dal vice Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis, e dall’assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane, alle ore 10 sono iniziati i lavori, coordinati da Walter Capezzali, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, con le relazioni di Raffaele Alloggia (studioso di storia locale), Walter Capezzali (giornalista e scrittore), Liliana Biondi (Università dell’Aquila), Franco Villani (autore e regista teatrale) e Goffredo Palmerini (scrittore), che hanno tratteggiato Angelo Semeraro sotto l’aspetto letterario, sociale e umano. Nel pomeriggio i lavori, coordinati dall’archeologo Vincenzo D’Ercole (Ministero Beni Culturali), hanno riguardato la figura di Angelo Semeraro “archeologo”, in riferimento alla collezione di reperti preistorici e protostorici che egli ha donato alla comunità paganichese e che presto dovrebbero essere allestiti a museo nel Palazzo Ducale di Paganica. Il contesto territoriale, dal punto di vista archeologico, e la collezione Semeraro sono stati oggetto delle qualificate relazioni di Silvano Agostini e Maria Adelaide Rossi (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo), Massimo Pennacchioni (Università di Roma Tre), Vincenzo D’Ercole (Direzione Generale per le Antichità Mibac) e M. Georgia Di Antonio (Università di Chieti-Pescara), Andrea Simeoni e Eugenia Cesare (Università di Roma Tre), Alberta Martellone (Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei), Veronica Quintili (Università di Chieti-Pescara), Serafina Pennestri (Direzione Generale per le Antichità Mibac), Fabio Redi (Univesrità dell’Aquila). I lavori si sono conclusi, dopo un interessante dibattito, alle ore 19. Dell’intensa giornata di studi si riporta, qui di seguito, la puntuale relazione della prof. Liliana Biondi, docente di Critica letteraria e Letterature comparate presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo aquilano, sulla poesia di Angelo Semeraro, autore di 32 volumi di liriche, in vernacolo e lingua.
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