Leonardo Paloscia: “Non so cosa è avvenuto prima del mio intervento in campo”


Pescara – (Foto: il dr. Paloscia a destra nell’immagine) – (Intervista di Strefano Leone) – La morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini, avvenuta sul campo dello stadio Adriatico durante la partita di campionato dello scorso anno, annovera un nuovo episodio nella fase istruttoria del processo che vedeva iscritti nel registro degli indagati tre medici. Dicevamo vedeva poiché gli iscritti ora sono quattro; inaspettatamente, sia per l’interessato che per gli ambienti sportivo e medico pescaresi, è stato iscritto anche il Primario del reparto di Emodinamica dell’Ospedale di Pescara, Dott. Leonardo Paloscia. Molto noto in città, il Dott. Paloscia è stato anche il medico sociale del Pescara; lasciando poi l’incarico ha sempre seguito le vicende della squadra biancoazzurra come tifoso. Anche in quella disgraziatissima domenica, il Dott. Paloscia era in tribuna a seguire la partita. Nei momenti immediatamente successivi al crollo a terra del calciatore, il medico pescarese si diede da fare per raggiungere il terreno di gioco dalla tribuna. Giunse sul campo proprio nel momento in cui il calciatore, messo sulla barella, stava per essere inbarcato sull’ambulanza per il trasporto verso l’ospedale. E, su quella ambulanza, Leonardo Paloscia salì per collaborare al soccorso del calciatore.
Dott. Paloscia, come andarono le cose?
“Ero, come sempre ormai da anni, in tribuna per seguire la partita; quando Morosini è caduto a terra e in campo si sono cominciate a vedere scene di disperazione, mi sono precipitato dalla tribuna in campo per dare il mio contributo professionale nel soccorso; sono arrivato 5 o 6 minuti dopo l’incidente, ora non ricordo, in tempo per imbarcare Morosini sull’ambulanza e salire a bordo anch’io per il tragitto verso l’ospedale”.
Dottore le è stato notificato l’incidente probatorio?
“Non ancora. Il mio legale non ha ancora ricevuto alcunchè, quindi non ho ancora la possibilità di accesso agli atti”.
Si aspettava un provvedimento del genere nei suoi confronti?
“Assolutamente no; io sono entrato nella vicenda poiché, spinto dal mio istintivo senso della professione, mi sono sentito di scendere sul campo per dare il mio contributo professionale di esperienza e competenza in materia; ma ripeto, di tutto ciò che è stato fatto prima del mio arrivo sul terreno di gioco non ne sono a conoscenza”.
Il tono del Dott. Paloscia è fermo, calmo ma trapela un senso di condivisibile preoccupazione per un provvedimento che mai avrebbe avuto idea potesse toccarlo. A questo proposito, il conosciutissimo medico pescarese afferma:
“Teniamo anche conto di un aspetto fondamentale. Io sono un medico ospedaliero quindi, non esperto di situazioni logistiche che riguardano il soccorso sul territorio. Voglio dire che, svolgendo la mia attività in ambito di urgenza ospedaliera, non conosco i protocolli operativi dei medici che invece operano sul territorio. Attrezzature, apparecchiature mediche per la configurazione di ambulanze ecc. non sono aspetti a me consueti essendo il mio operato svolto nell’ambito di reparto ospedaliero”.
E’ molto probabile, però, che il provvedimento nei confronti di Leonardo Paloscia, ha più una funzione testimoniale che accusatoria e si tratterebbe di un atto dovuto, proprio perché il cardiologo è giunto sul campo di gioco a giochi quasi fatti.
L’iscrizione del Dott. Paloscia si aggiunge a quella del medico del Livorno calcio Porcellini, quello del Pescara calcio Sabatini e il responsabile del 118 Molfese.


29 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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