“Intitolazione, perchè non ci saremo”


Lanciano – DOMANI IN CITTA’ IL PRESIDENTE DELLA CAMERA FINI – Scrivono i gruppi di opposizione PDL – UDC – CON BOZZA SINDACO – ENERGIE NUOVE Manlio D’Ortona, Luciano Bisbano, Graziella Di Campli, Marco Di Domenico Paolo Bomba, Errico D’Amico,Tonia Paolucci Ermando Bozza, Eugenio D’Ovidio
Luca Antonelli : “Domani 1 ottobre si svolgerà la cerimonia di intitolazione dell’aula consiliare ai giudici Falcone e Borsellino, alla presenza dell’Onorevole Gianfranco Fini. Un’iniziativa che porterà in città un prestigioso rappresentante istituzionale del nostro Paese e che rappresenta un omaggio a due grandi protagonisti della storia dell’Italia, che si sono distinti per il loro coraggio, il loro impegno istituzionale e il loro sacrificio. E’ nostra convinzione che Falcone e Borsellino sono l’emblema della legalità e dell’attaccamento alle istituzioni ed a loro, come agli altri martiri, ogni città d’Italia dovrebbe tributare un omaggio ed un ricordo nel segno della totale condivisione.

Nonostante questo, però, tutti i consiglieri comunali di opposizione del Comune di Lanciano hanno deciso, dopo un’ampia e approfondita riflessione, di non partecipare alla cerimonia, per le ragioni che ora esporremo.
Una prima critica, ancora una volta, va riservata al metodo con cui questa amministrazione prende le sue decisioni. Ancora una volta la scelta di intitolare l’aula consiliare ai due illustri giudici è stata presa senza alcun coinvolgimento dell’opposizione. Nessuna richiesta di partecipazione alle decisioni, nessuna possibilità di confronto sulle modalità di organizzazione. Niente di niente. Ci è stata presentata soltanto una decisione già presa attraverso una semplice comunicazione in Consiglio comunale. In quello stesso Consiglio comunale, per di più, al quale non abbiamo partecipato per le ragioni ampliamente argomentate nel corso di una conferenza stampa.

Anche per coerenza rispetto a quella decisione, lunedì prossimo non prenderemo parte alla Cerimonia che si svolgerà all’interno del Palazzo di Città. Un gesto di coerenza ma soprattutto, e ancora una volta, un gesto simbolico, per denunciare un atteggiamento di chiusura e mancanza di capacità di concertazione e confronto da parte di un’amministrazione che anziché aprirsi all’esterno – al Consiglio comunale tutto, alle istituzioni, ai cittadini, alla società civile in generale – continua ad avvolgersi su se stessa, ad essere autoreferenziale ed accentratrice.

Un esempio palese sul metodo è la convenzione dello stadio “G. Biondi” presentata già “confezionata” in commissione consiliare senza confronto e concertazione con l’opposizione, per poi chiedere una condivisione di responsabilità all’unanimità in Consiglio comunale. O ancora la decisione di ricoprire con una colata di cemento l’arco ritrovato a Santa Chiara dopo aver dichiarato in Consiglio comunale di sigillarla con un vetro carrabile al fine di renderlo visibile per valorizzarlo a fini turistici e culturali.

Ma non è solo il metodo che va stigmatizzato. Nel merito della decisione non possiamo non far notare che nel momento che stiamo attraversando, dedicare lavoro e impegno istituzionale – senza parlare dei soldi necessari all’organizzazione dell’evento – a questa iniziativa, toglie tempo e risorse a temi ben più importanti per la città.

Perché, per esempio, non dedicare tempo e risorse per diminuire la pressione fiscale, aumentata a dismisura da Pupillo e dalla sua maggioranza? Perché non dedicare tempo e risorse a trovare fondi per le scuole, il lavoro, la sanità e altre priorità per la città e i cittadini? Perché all’ospedale, al tribunale, all’istruzione e al sociale si dedicano soltanto un fiume di chiacchiere? Si sottolinea invece che all’intitolazione dell’aula consiliare si vuole attribuire la paternità dell’iniziativa alla sola Maggioranza.

Sulla base di queste considerazioni, e nella convinzione di operare sempre nell’interesse di Lanciano e dei suoi abitanti, non prenderemo parte a un Consiglio comunale – o un evento, che dir si voglia – che non abbiamo condiviso fin dall’inizio soprattutto rispetto al metodo seguito per organizzare un avvenimento istituzionale che poteva e doveva rappresentare una opportunità per la nostra città”.


30 Settembre 2012

Categoria : Politica
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